Maria De Filippi: “La guerra degli ascolti non mi interessa e non è vero che ho potere a Mediaset”
Le dichiarazioni della conduttrice alla vigilia del serale di Amici 18. Parla anche della crisi dell’Isola dei famosi
Intervistata dal quotidiano La Repubblica per lanciare il serale di Amici (Loredana Bertè sarà l’unica giudice) al via domani sera su Canale 5, Maria De Filippi ha negato ancora una volta di avere potere a Mediaset:
Sfatiamola una volta per tutte, questa storia che “Maria ha potere” è una cavolata. Nonostante i risultati che porto, quando Pier Silvio mi ha chiesto qualcosa ho sempre detto sì.
Non a caso la richiesta di spostare Amici dal sabato sera da anni non viene accolta dal Biscione:
Nel momento in cui la rete colloca gli altri show, Amici resta al sabato. E Publitalia sceglie: è il programma con più pubblicità (…) Non l’ho chiesto per Ballando con le stelle. A me non interessa la guerra degli ascolti, mi preme di non fare brutta figura. Curo tutto nei minimi dettagli, dietro i programmi ci sono ore di lavoro. Amici è un talent speciale, c’è dietro una scuola, oggi è un lusso.
Dopo aver spiegato di aver recentemente incontrato Marina Berlusconi semplicemente perché “voleva conoscermi” e il direttore di Rai1 Teresa De Santis perché quest’ultima “pensava a un evento per le donne”, la De Filippi è tornata sull’invito-non-invito avanzatole da Milly Carlucci:
Se mi telefona vediamo come superare il piccolo problema della contemporaneità della diretta
Quindi il commento a quanto avvenuto sulle reti Mediaset di recenti, con riferimento in particolare ai fatti dell’Isola dei famosi:
(…) Se in un programma sulla sopravvivenza infili altre cose, tutto cambia. Se seguo l’Isola voglio vedere Robinson Crusoe o il conte di Montecristo, non mi interessano gli amorazzi (…) La gente non vuole gli insulti. Quando parlo di quello che vuole la gente mi riferisco all’identificazione tra chi sta a casa e chi sta in televisione. E a casa nessuno s’identifica se dai del vecchio a Riccardo Fogli. Un attacco così non paga né in termini di immagine né di ascolto. Lo stesso principio per cui quando entra Pippo Baudo sono tutti in piedi, perché c’è il rispetto.
Infine, l’annuncio che non t’aspetti:
Cosa chiederei a Mediaset? Di accorciare i programmi. Ho fatto una proposta: perché non li chiudiamo tutti a mezzanotte meno un quarto?