Home Maria De Filippi Maria De Filippi entra nei libri di filosofia. Ora che la dialettica nei suoi programmi è sospesa

Maria De Filippi entra nei libri di filosofia. Ora che la dialettica nei suoi programmi è sospesa

Salvatore Patriarca, filosofo, svela il mistero della conduttrice più potente in un saggio scientifico.

pubblicato 11 Aprile 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 05:36

Prima di lei “solo” fenomenologie, da quella di Mike Bongiorno del grande Umberto Eco (1961) a quella di Fiorello del 2008 firmata da Aldo Grasso. Maria De Filippi non si accontenta di essere oggetto di indagine saggistica, anche se nel 2012 è pure uscito Maria De Filippi ti odio, Per un’ecologia dell’immaginario televisivo, scritto da Carmine Castoro per la Caratteri mobili.

Nel suo caso, è un vero filosofo a studiarla in un libro di ermeneutica appena pubblicato da Mimesis Edizioni, dal titolo Il mistero di Maria. La filosofia, la De Filippi e la televisione. Così recita la quarta di copertina:

Una moda. Un linguaggio. Uno stile di vita. Un’intera comunità che abbraccia in maniera trasversale una larga fetta di italiani: questo è l’universo di Maria De Filippi. Un universo che, nel corso degli anni, si è costruito intorno a tre programmi: Amici, Uomini e Donne, C’e posta per te. Il mistero di Maria è il primo tentativo di analisi filosofica dell’“universo De Filippi”, che va dai programmi al personaggio stesso della presentatrice. La finalità, e insieme la novità, del saggio è “leggere” questo tipo di televisione con gli occhi della riflessione. Ogni programma rielabora, televisivamente, un principio fondamentale che concorre alla creazione dell’identità dello spettatore (e della collettività): il principio di formazione (Amici), di competizione (Uomini e donne) e di riconciliazione (C’è posta per te). Chi li guarda non usufruisce quindi di un semplice prodotto televisivo, ma costruisce la propria personalità (Amici), si confronta con un oppositore (Uomini e donne), per arrivare infine a perdonarlo (C’è posta per te).

L’autore si chiama Salvatore Patriarca, classe ’75, giornalista, responsabile editoriale del portale Salute24 de Il Sole 24 ore. Laureato in filosofia all’Università “La Sapienza”, nel 2004 ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia delle religioni presso la stessa università e nel 2008 un master in comunicazione a Roma-Tor Vergata. Insomma, dai titoli non sembrerebbe l’ultimo venuto a caccia di visibilità. Ma è bizzarro che si discuta dei programmi di Maria proprio ora che la dialettica è sparita dagli stessi, in primis da Amici che nasce come talk show e poi come talent “dialogico”, mentre ora ha bandito ogni opinione in nome dell’unica ideologia possibile, che è quella della consacrazione assoluta.

Maria De Filippi piange





Foto | © TM News
de filippi costanzo

Come, però, fa giustamente notare Mariano Sabatini sul quotidiano Metro,

“è una situazione scomoda, quella degli intellettuali. Se tacciono li si accusa di latitare, se si sporcano le mani sbagliano ugualmente, avallando i ‘mostri’ con la loro autorevole attenzione. Nello svelare “Il mistero di Maria. La filosofia, la De Filippi e la televisione” (ed. Mimesis) Salvatore Patriarca ha spiegato in modo esemplare, con l’oggettività dello scienziato, quale sia il pericolo di confondere la rappresentatività/imitazione con la realtà/verità. Per capire, i vecchietti che si svergognano a “Uomini e donne over” non sono reali. Purtroppo non lo sanno”.

Mentre la premura principale di Maria De Filippi sembra quella di fare quanta più campagna acquisti possibile (a me stava più simpatica quando non voleva esserlo a tutti e a tutti i costi), perdonatemi di condividere una pure fantasia. Non sarebbe epocale, molto più di Sanremino, un dibattito televisivo tra Maria De Filippi e il Sig. Patriarca, come nei Costanzo Show che furono?

Maria, si sa, rifugge accortamente dagli agguati nei talk show. Intervista al Senso della vita a parte, che pur ne svelò il lato umano anziché ideologico, l’ultima occasione di confronto pubblica che io ricordi – non parliamo delle interviste edulcorate sui giornali – fu una sua partecipazione all’Incudine di Martelli, su Italia1. Quella Maria andava fiera del suo senza strafare e per questo si portava dietro Giada Toffano e Simone Steca, coppia fresca di Uomini e donne, come alcuni Amici. La stessa Maria che diceva che non potrebbe mai condurre un programma di informazione, mentre di questi tempi chissà se non la ingolosisca pure quello.

Sarebbe sinceramente bello vedere il Sig. Patriarca anche ospite del serale. Ma non con un’etichetta e la marketta del libro, ma per far quello che nei programmi della De Filippi, ai giornalisti e intellettuali in primis, riesce sempre più difficile fare: parlare, discutere, confrontarsi. Perché no, soprattutto con la padrona di casa.

Maria De Filippi