Maria De Filippi a “Il senso della vita”. Intervista dell’anima VS ragioni d’opportunità
Maria De Filippi, nell’intervista di ieri nel talk di Paolo Bonolis “Il senso della vita“, ha offerto un momento di grande televisione. Un auto ritratto semplice e inedito: dall’ossessione per le caramelle e alla paura dei viaggi senza i propri cari, dal seno prosperoso e la bassezza in gioventù fino al suo “disordine ordinato”.La commozione
Maria De Filippi, nell’intervista di ieri nel talk di Paolo Bonolis “Il senso della vita“, ha offerto un momento di grande televisione. Un auto ritratto semplice e inedito: dall’ossessione per le caramelle e alla paura dei viaggi senza i propri cari, dal seno prosperoso e la bassezza in gioventù fino al suo “disordine ordinato”.
La commozione nel parlare del padre scomparso, l’abbandono del talk “Amici” per la patinatura di falsità auto generata dai suoi protagonisti, per non parlare di sua madre severa che non ama “Uomini e Donne” e la fierezza con la quale crede in tutte le progettualità lavorative che l’hanno coinvolta durante la sua carriera.
Potremmo soffermarci su mille punti, ma uno è centrale. Maria ha parlato di sé in un mezzo pronto a cogliere la sua verità, consapevole (più di chiunque altro) del ruolo che ricopriva in quel momento. Essere l’ospite più attesa dell’edizione, nell’ultima puntata di un programma e in uno spazio temporale unicamente speciale, per il botto finale negli ascolti.
It’s entertainment, non vi è dubbio. Lo stesso ragionamento andrebbe fatto milioni di volte in ogni singolo programma messo in onda oggi su qualsiasi rete. In questi anni dove i numeri di un programma sono diventati per una parte sempre più ampia del pubblico quasi più importanti del suo contenuto, anche di fronte ad una bellissima foto intervista come quella vista poche ore fa, non si riesce a non storcere il naso dubbiosi.
Di fronte alla bellezza controversa di una persona come Maria, che non è solo donna di spettacolo ma esperta del mezzo e dei suoi meccanismi, questo diventa ancora più evidente. Il pubblico che segue le curve d’ascolto e non solo, ricolmo della malizia che segue il dettame opportunistico della tv commerciale, svilisce, da una certa prospettiva, una delle parentesi più autentiche di tv degli ultimi tempi. Purtroppo.