Roberto Sessa (Picomedia): “Stiamo scrivendo Mare Fuori 2”
La serie tv sta ottenendo anche buoni riscontri dalle vendite all’estero
Si è piano piano fatta strada tra il pubblico di Raidue, fino a diventare un appuntamento apprezzato che ha confermato la capacità della seconda rete Rai di proporre una fiction fuori dal coro, capace di creare dibattito e proporre linguaggi nuovi.
Stiamo parlando di Mare Fuori: con la conclusione della prima stagione il 28 ottobre 2020, la seconda stagione sembra essere già nelle menti degli autori e dei produttori. Lo aveva detto, in occasione della presentazione della serie poco più di un mese fa, Roberto Sessa di Picomedia, la casa di produzione dietro la fiction.
Intervistato da La Repubblica, Sessa aveva infatti affermato “stiamo scrivendo la seconda serie”, forte anche del successo che la fiction sta ottenendo all’estero. “Abbiamo scelto un partner importante distributivo, Beta, che ci ha dato segnali incoraggianti”, aveva aggiunto, “Mare fuori è stata venduta in Francia, Spagna, Germania, Scandinavia e stanno negoziando con gli Stati Uniti, è una storia universale”.
Mare Fuori 2, tra fuga e ricerca
A prescindere da come finirà la prima stagione, Mare Fuori ha effettivamente numerosi spunti per andare avanti. Sia per quanto riguarda il futuro dei due protagonisti, Filippo (Nicolas Maupas) e Carmine (Massimiliano Caiazzo), la cui amicizia dentro l’Istituto di Pena Minorile di Napoli ha fatto da collante a tutti gli episodi, ma anche per tutti gli altri giovani detenuti e detenute.
Le storie raccontate in Mare Fuori sono storie che devono giungere a conclusione, dal momento che gli stessi ragazzi devono ancora capire cosa voler fare delle loro vite. Questa ricerca di un futuro per tutta la prima stagione si è scontrata con l’esigenza di sopravvivere sia dentro il penitenziario che fuori, dove ad attenderli a volte c’è una realtà ancora più pericolosa.
Mare Fuori, allora, diventa una serie che usa la chiave del prison drama per aprire altre porte, per guardare al disagio giovanile, alla criminalità organizzata che mangia vite, a situazioni familiari che sembrano non lasciare scampo. Ma è anche una serie che, negli occhi dei suoi giovani protagonisti, cerca sempre un barlume di speranza, una voglia di rialzarsi e di credere che davvero si possa cambiare.
Gli ascolti di Mare Fuori
La prima stagione di Mare Fuori ha dimostrato di essere in linea con gli ascolti di Raidue. Buono il debutto, con la prima serata vista da 1,8 milioni di telespettatori (8% di share). Nel corso delle settimane, gli ascolti sono leggermente calati, portando comunque la serie ad avere, nelle sue prime cinque serate, una media di 1,6 milioni di persone (7,3% di share).