Marco Travaglio e il Celo-Manca a Quelli Che il calcio
Il vicedirettore del Fatto Quotidiano fra impegno e “entertainment”: con Cabello e Travaglio alle prese con un gioco da ragazzi.
Marco Travaglio – Quelli che il calcio
Marco Travaglio era ospite (anche) per parlare d’Italia, di evasori fiscali, di Servizio Pubblico e del suo lavoro. Ma la legge a Quelli che il calcio prevede che ci si debba sottoporre per forza ai voleri della padrona di casa, non si può mica fare tutto seriamente.
Quindi, sì, si parla dei temi cari al giornalista, ma ad un certo punto Travaglio deve condividere con la scosciatissima concittadina Alba Parietti (con la quale, apprendiamo, ha condiviso in gioventù uno spettacolo in parrocchia), il giochino del celo-manca: la Cabello fa un elenco di situazioni e i due devono dire “celo” o “manca”. Buffa l’espressione di Travaglio alla voce “tradimento”, il giornalista ha comunque l’aria di quello che vorrebbe, a tratti, essere da un’altra parte. Ma sa stare al gioco. E si autodefinisce “rompipalle” (una cosa che dev’essere insita nella professione, dice) e scherza sui suoi “guai giudiziari” (150 cause, fra civile e penale, in 27 anni di attività).
Finito il suo momento, Travaglio si accomoda accanto a Luca Giurato. E a questo punto, Victoria Cabello, cita il “gossip” di TvBlog secondo il quale Giletti vorrebbe fare il Santoro al giovedì sera. E chiede: «Nel caso, chi vedresti al tuo posto? Se Giletti fa Santoro, chi fa Travaglio?»
Il vicedirettore del Fatto Quotidiano non ha dubbi: «Luca Giurato». Pensate che coppia sarebbe!