Home Interviste Marco Mazzocchi a TvBlog: “Ecco perché torno a RaiSport (senza sgomitare e senza pretese)”

Marco Mazzocchi a TvBlog: “Ecco perché torno a RaiSport (senza sgomitare e senza pretese)”

Marco Mazzocchi torna a RaiSport, ogni venerdì condurrà a Tutto Campo su Rai2: “Redazione complicata, voglio aiutare il direttore Jacopo Volpi”

27 Settembre 2023 14:59

Torno a RaiSport per fare un programma non di primissimo piano perché non sono uno di quelli che dice ‘ok torno, però devo fare questo o quello’. Mi hanno chiesto di dare una mano per una trasmissione nuova e sperimentale e io ho accettato“. Così Marco Mazzocchi racconta a TvBlog cosa c’è dietro al suo ritorno a RaiSport, la testata di cui è stato anche vicedirettore.

Nel 2018 si distaccò da RaiSport e passò a Rai2, dove partecipò a Pechino Express con Max Giusti e condusse Miti d’oggi. Ora il ritorno alla testata sportiva, cosa è successo?

Io e Jacopo Volpi siamo amici da sempre, quando lui a maggio 2023 è stato nominato direttore di RaiSport ci siamo scritti e chiacchierando è venuta fuori l’ipotesi che io rientrassi nella testata. L’ho subito presa in considerazione, ho parlato con l’Intrattenimento e senza polemica me ne sono andato. Sono tornato a casa e sono molto contento di riprendere a lavorare con Jacopo.

Da RaiSport andò via con qualche polemica invece.

(ride, Ndr). Sì. Ci furono frizioni con l’allora direttore Gabriele Romagnoli – che è stato anche bravo, ma col quale non siamo più andati d’accordo.

Negli ultimi anni ha preso le distanze da RaiSport, una redazione che molti definiscono complicata.

Sì, RaiSport è una redazione complicata, chi lo nega è bugiardo. Ma è anche affascinante. Non sono tornato prima a RaiSport perché non c’erano i presupposti: dopo Romagnoli furono fatte scelte aziendali che proprio non condividevo. Quando nella direzione della testata sono entrate persone con le quali non volevo avere nulla a che fare me ne sono dissociato anche su Twitter.

Allude a Enrico Varriale, che fu nominato vicedirettore di RaiSport?

Sì. Non volevo avere nulla a che fare. Poi alla direzione è arrivata Alessandra De Stefano, che invece proprio non mi ha chiamato… una scelta rispettabile. per carità. Adesso lei è in Francia…e sta bene lì!

E ora ecco Jacopo Volpi.

Jacopo per me rappresenta la parte bella di RaiSport nella quale ho lavorato per tanto tempo.

L’accoglienza in redazione com’è stata? 

Tornerò a tutti gli effetti da ottobre, ma in questi giorni ho trovato un clima molto diverso. Non ho incrociato persone ostili, perché non ci sono più o perché… magari si fanno vedere poco. Non vado a fare la guerra e non mi aspetto che me la facciano..  anche perché di solito chi fa la guerra con me poi perde (ride, Ndr). RaiSport è per costituzione un posto “belligerante”, perché dà prestigio e visibilità, ma posso assicurare che torno per aiutare Jacopo a far sì che le persone in redazione crescano con una visione del lavoro che non sia quella di sgomitare per farsi vedere. Ho l’esperienza per migliorare l’ambiente.

A partire dal 7 ottobre, condurrà A tutto campo andrà in onda il venerdì in seconda serata su Rai2.

La collocazione mi piace tanto. La prima puntata andrà in onda il 7 ottobre alle 23.00 subito dopo Francia-Italia di rugby, mentre dalla seconda inizieremo intorno alle 23.45. Il titolo, che non fa impazzire per originalità, permette però di parlare di tutto. Lo faremo in maniera originale. In ogni puntata la sigla sarà diversa e richiamerà i temi che saranno trattati. Si va dal calcio, quando il venerdì ci saranno gli anticipi di Serie A, alla Ryder Cup, dal mondiale di rugby al nuoto. In studio due opinionisti fissi, Sebino Nela e Ana Chiles, più Tony Damascelli in collegamento. Non saranno classici opinionisti, stiamo cercando di trovare loro un ruolo speciale. Ogni settimana avremo un’inchiesta e un’intervista ad un personaggio dello sport con una chiave di lettura particolare.

Quando ha lasciato RaiSport per fare intrattenimento su Rai2 credeva che sarebbe stato più facile trovare titoli di successo?

Quando lavori in una testata è più facile: qualcosa devono farti fare, per forza. Al contrario, quando sei con la rete puoi far parte o meno di alcuni progetti, che spesso sono legati agli ascolti e a dinamiche che non dipendono da te. Non ne ho sofferto, a me degli ascolti non me ne frega più niente, tutto quello che dovevo fare l’ho fatto. Ho condotto Stop And Go il sabato pomeriggio su Rai2, con ascolti bassi, perché mi piaceva raccontare la mobilità sostenibile. Poi cambiano le direzioni, cambiano le linee editoriali e va rispettato. L’ho fatto a RaiSport, l’ho fatto per la rete. Certo, la differenza è che con i dirigenti Rai attuali si può parlare, mentre con i precedenti non ho mai avuto la fortuna di farlo. Mi hanno tolto le trasmissioni e l’ho scoperto dai giornali. Questo francamente mi ha dato un po’ fastidio. Ma si sopravvive, eh.

Marco Mazzocchi per milioni di italiani significa Mondiali di calcio (nel 2006, quando gli azzurri trionfarono a Berlino, conduceva Notti Mondiali su Rai1). Tra qualche mese, se tutto va bene, la Nazionale sarà impegnata negli Europei, con la Rai al seguito. Ci sta facendo un pensierino?

Con Jacopo ho parlato solo di A tutto campo. Quello che mi chiede, faccio. Non ho alcun tipo di pretesa, non voglio togliere spazi a nessuno, ma solo essere di aiuto. Non sono uno di quei vecchi babbioni Rai che dicono ‘questo lo devo fare io perché l’ho sempre fatto io, è roba mia, che vergogna che non mi chiamano più’. I colleghi che pensano di seguire gli Europei per la Rai stiano tranquilli: io non spingerò per farli. Poi, oh, se me lo chiedono non dico di no!