Marco Liorni: pronto per un’altra edizione di Reazione a catena
In attesa della nuova serie di Italia sì il bilancio di Marco Liorni della sua strepitosa estate al timone del gioco a premi di Rai1 Reazione a catena
Questa che sta per terminare è stata un estate da incorniciare per Marco Liorni che è stato, anzi lo è ancora per qualche tempo, il conduttore del gioco a premi campione di ascolti del preserale di Rai1 Reazione a catena. Oggi Marco è gradito ospite qui di TvBlog per parlare di questo successo strepitoso, ma anche per darci qualche anticipazioni della nuova cavalcata che lo vedrà protagonista di un’altra edizione di Italia sì, l’ormai noto programma del sabato pomeriggio della prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo.
E’ stata un’altra estate fantastica, vieni da un successo strepitoso in termini di ascolti con Reazione a catena, te li aspettavi ?
Sì, quando abbiamo iniziato a registrare c’erano sensazioni belle, e poi non è estate senza Reazione a Catena, no?
Qual è il segreto di Reazione a catena?
Prova a giocare… ti fa stare bene, non c’è così bisogno di sapere troppe cose, è larghissimo e stimola la creatività: più sei leggero, più la mente vola, più indovini.
Stai stravincendo anche contro le puntate inedite di Caduta libera, solo questione di format ?
Ci sono tante componenti, bene per il pubblico che può scegliere fra due quiz di alto livello e per gusti diversi.
Quanto conta il conduttore e quanto conta il format per il successo di un programma ?
Beh, il conduttore deve essere al servizio del programma; più lo é, meglio viene. Ovvio che la propria personalità è una parte fondamentale, è lo sguardo che si offre al pubblico, specie su una quotidiana.
Quando hai preso le redini di questo game show pensavi di arrivare a questi livelli ?
Guarda, io mi ci trovo molto bene, me ne accorgo perché quando si registra non vedo l’ora di cominciare…, c’è un bel clima con le squadre e quando arrivano vedo che stanno subito a loro agio, che è la cosa più bella. Considera anche che dietro c’è un gruppo di lavoro super.
Reazione a catena è ormai diventato un titolo del tuo carnet professionale, ti senti pronto a una nuova serie anche per la prossima estate ?
Pronto! Sperando torni finalmente in studio il pubblico, che dava tantissimo a questo programma, più di quanto normalmente accade coi quiz.
Abbiamo parlato di estate, ma ce lo vedresti anche durante l’anno un ciclo di Reazione a catena, tanto per dar un po’ di fiato anche d’inverno all’Eredità costretta ad andare in onda per nove mesi filati?
Non credo che sentano il peso dei nove mesi… è uno straordinario e longevo preserale e faccio in bocca al lupo a Insinna e a tutto il gruppo di lavoro, visto che ripartono fra poco. Anche Reazione, comunque, sì lo vedrei bene con qualche correttivo sui colori e forse un filo più tensivo. In molti Paesi del mondo le tv propongono bei quiz nel primo pomeriggio, penso che anche in Italia ci starebbero bene.
Rivedremo ancora delle puntate speciali in prima serata di Reazione a catena come avvenne in passato ?
Chissà… non si sono potute fare per varie ragioni, pur essendocene la volontà.
Parliamo ora del tuo ritorno al timone di ItaliaSì, ci racconti quali saranno le novità di questa nuova edizione?
Il formato è quello, incentrato sullo speakers’ corner e sulla voglia di offrire uno sguardo diverso. La declinazione dipenderà dal sentiment generale, dal clima che via via vivremo. Spero in autunno tornino il più pienamente possibile i sabati italiani, quell’atmosfera particolare, leggera, anche un po’ euforica e pure di struscio, non troppo eh, che in tv c’è ItaliaSì!
Si era parlato di uno spostamento alle ore 14 di questo programma, come mai poi non è andato in porto e quale sarà la scansione oraria di questa nuova serie ?
Sì, esatto, ti confermo che noi siamo nella nostra collocazione tradizionale. Si era inizialmente percorsa la strada delle 14, ma poi si è deciso di mantenere lo spazio dei tre anni precedenti e andremo dallo studio 1 di via Teulada.
Reazione a catena, ItaliaSì!, due titoli forti del day time di Rai1, ma torneresti in prima serata e se sì, con che tipo di format ?
Ci tornerei per una cosa diversa dal resto, come mi è successo per Grande Fratello, per Angeli, o anche per Il Dono.
Marco Liorni, domani, più conduttore in video o più autore di format, oppure perchè no, dirigente ?
Hahaha… no, non credo… sono uno di prodotto. Quando abbiamo fatto ‘Ama e fa’ ciò che vuoi’ e poi alla nascita di ‘ItaliaSì!’ mi sono ritrovato a lavorare quindici ore al giorno senza sentire la fatica. Di solito quando non senti la fatica vuol dire che è lì la tua strada. Quindi mi piacerebbe poter continuare a far nascere da zero qualche programma: plot, format, scena, grafica e tutto il resto..
Cosa promuovi e cosa bocci, da telespettatore, della tv oggi, nuovi media compresi ?
Per me c’è più che mai bisogno di televisione generalista!!! Fatta bene, ovviamente! quella che aggrega, che fa conoscere e aiuta contro le fake, contro la paura del diverso, che aiuta a sviluppare un senso etico della vita individuale e di comunità, che toglie terreno a chi sfrutta le paure e le ignoranze altrui e naturalmente che sa intrattenere, senza dimenticare che anche nell’intrattenimento ci sono occasioni per trasmettere qualcosa di importante. Quindi promuovo tutto ciò che va in questa direzione.