Marco Damilano, la crisi di governo inaugura la sua avventura in Rai
Se Il cavallo e la torre partirà effettivamente solo lunedì 5 settembre, l’avventura di Marco Damilano in Rai si può considerare già iniziata
A settembre, precisamente lunedì 5 settembre, partirà la sua striscia quotidiana di 10 minuti nell’access prime time di Rai3, ma già da ora Marco Damilano si può considerare a tutti gli effetti un volto Rai. Quella che si sta consumando in questi giorni è di fatto la prima crisi politica, in questo caso del governo guidato da Mario Draghi, che il giornalista sta seguendo interamente come opinionista di trasmissioni del servizio pubblico.
Giovedì scorso, già prima delle dimissioni del premier, si trovava fuori da Palazzo Madama, mentre all’interno dell’Aula si discuteva il decreto Aiuti, il cui voto, posto attraverso la questione di fiducia, si è rivelato decisivo, almeno per ora, per le sorti del governo di unità nazionale. Pochi minuti dopo l’arrivo della notizia della morte di Eugenio Scalfari, Giorgia Rombolà ad Agorà Estate si è collegata con l’ex direttore di L’espresso, che era al microfono di Tommaso Giuntella e a cui è stato domandato un suo personale ricordo sul fondatore, prima del settimanale e poi del quotidiano la Repubblica.
A Damilano è stato poi chiesto anche un commento politico su quello che si stava verificando in quelle ore, commento che poi il giornalista ha fornito anche allo speciale Tg1 andato in onda su Rai1 in prima serata e nel mattino di ieri, sempre su Rai1, nel programma Tg1 Mattina, che, come si sa, è curato direttamente dalla testata guidata da Monica Maggioni, in collaborazione con la direzione Intrattenimento Day Time.
Anche da Senio Bonini, così come avvenuto il giorno prima ad Agorà Estate, la sua partecipazione si è sdoppiata fra il ricordo di Eugenio Scalfari e un’analisi politica su quanto avvenuto nella giornata precedente. A concludere – con molto probabilità solo per il momento – il tour di ospitate di queste prime ore della crisi politica, apertasi formalmente due giorni fa con le dimissioni di Draghi, respinte per ora dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si dovrebbe concludere mercoledì prossimo con le comunicazioni con le quali il Presidente del Consiglio dovrebbe confermare la propria decisione di lasciare la guida del governo, è stata la partecipazione ieri in prima serata su Rai3 all’appuntamento speciale di Filorosso.
Nel programma di Giorgio Zanchini, Marco Damilano è intervenuto in due diversi blocchi: nel primo era insieme ad Alessandro Giuli e Lucia Annunziata, a cui si è aggiunto poi il deputato della Lega Alessandro Morelli, viceministro delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili, mentre nel secondo si trovava con Agnese Pini, Fabio Rampelli, esponente di Fratelli d’Italia, e Carlo Cottarelli.
La prima Maratona Mentana, andata in scena nel pomeriggio di giovedì, è stata così disertata e probabilmente la stessa cosa avverrà anche il prossimo mercoledì, quando il direttore del Tg La7 dovrebbe replicare. Sarà interessante vedere se anche questa volta Damilano si sottrarrà dal partecipare a un programma in onda in contemporanea oppure prenderà parte a uno speciale diverso da quello di La7. Certo è che ormai Marco Damilano è un volto di “mamma Rai”, che il suo debutto con Il cavallo e la torre si avvicina e che questa crisi sta aiutando a prepararne il terreno e a rendere sempre più famigliare il volto del giornalista ai telespettatori Rai.