Marco dagli Appennini alle Ande ritorna il 1 febbraio su su Italia1
Scopro su AnimeFun che il tanto amato ma poco considerato anime “Marco dagli Appennini alle Ande” ritorna in tv, su Italia1 a partire dal 1 febbraio, dal lunedì al venerdì alle 7.45. La serie diretta da Isao Takahata con la collaborazione di Hayao Miyazaki che si occupò dei fondali, visto su Raiuno, la prima volta
Scopro su AnimeFun che il tanto amato ma poco considerato anime “Marco dagli Appennini alle Ande” ritorna in tv, su Italia1 a partire dal 1 febbraio, dal lunedì al venerdì alle 7.45. La serie diretta da Isao Takahata con la collaborazione di Hayao Miyazaki che si occupò dei fondali, visto su Raiuno, la prima volta nel 1980, e l’ultima volta su Raidue negli anni ’90.
La serie animata ispirata al racconto “Dagli Appennini alle Ande” del romanzo “Cuore” di Edmondo de Amicis, fa parte della serie di film World Masterpiece Theater che traggono ispirazione da noti romanzi della letteratura per ragazzi, prodotta dalla Nippon Animation. Vi riporto un post scritto qualche tempo fa dedicato al piccolo ed eroico bambino, in cui mi chiedevo perchè non fosse trasmesso nuovamente. Evidentemente sono stata ascoltata da Mediaset, purtroppo l’oriario è proibitivo (chi lo vedrà a quell’ora?). L’anime verrà riproposto con la sigla italiana storica dal titolo “Marco”, di Vince Tempera e Luigi Albertelli, cantata da “I ragazzi di Marco”.
Nell’ anime “Marco dagli Appennini alle Ande” (Haha wo Tazunete Sanzenri) si racconta di Marco Rossi, un bambino di 10 anni di Genova, che decide di partire alla ricerca della madre. L’Italia era in uno stato di profonda povertà, e la madre che non riusciva a sostenere la famiglia parte per l’Argentina a lavorare come domestica. Il piccolo viene a sapere che sua madre é ammalata, perchè le lettere che le scriveva regolarmente non arrivano più. Marco decide di andare in Argentina a cercarla. Si imbarcherà alla volta di Buenos Aires, viaggerà attraverso l’Argentina, incontrerà della gente meravigliosa e vivrà avventure che lo coinvolgeranno.
L’anime del 1976 composto da 52 episodi è dotato di una tematica che per come viene trattata, è una produzione sicuramente influenzata dal cinema italiano del Neoralismo e dalla stagione della Nouvelle Vague francese. In più, nel cartone animato c’è una grande attenzione ai dettagli, un grande pathos, un’animazione fluida.
Ricordo bene la sigla iniziale cantata da Gli amici di Marco. Qui, c’è la sigla originale. Se penso al romanzo di De Amicis che lessi e per il quale rimasi angosciata quando ero alle elementari, mi viene da consigliare ai bambini coetanei del protagonista di più la visione dell’anime piuttosto che la lettura del libro.