Marco, dagli Appennini alle Ande: l’anime poco considerato
Nelle mie ricerche mi sono imbattuta in un video di Marco: dagli Appennini alle Ande (Haha wo Tazunete Sanzenri) l’anime prodotto da Nippon Animation, tratto dal racconto del romanzo Cuore di Edmondo de Amicis. Narra di Marco, un bambino di 10 anni di Genova, che decide di partire alla ricerca della madre. L’Italia era in
Nelle mie ricerche mi sono imbattuta in un video di Marco: dagli Appennini alle Ande (Haha wo Tazunete Sanzenri) l’anime prodotto da Nippon Animation, tratto dal racconto del romanzo Cuore di Edmondo de Amicis.
Narra di Marco, un bambino di 10 anni di Genova, che decide di partire alla ricerca della madre. L’Italia era in uno stato di profonda povertà, e la madre che non riusciva a sostenere la famiglia parte per l’Argentina a lavorare come domestica. Il piccolo viene a sapere che sua madre é ammalata, perchè le lettere che le scriveva regolarmente non arrivano più. Marco decide di andare in Argentina a cercarla. Si imbarcherà alla volta di Buenos Aires, viaggerà attraverso l’Argentina, incontrerà della gente meravigliosa e vivrà avventure che lo coinvolgeranno.
L’anime é composto da 52 episodi del 1976 diretti da Isao Takahata (con la collaborazione di Hayao Miyazaki che si occupò dei fondali) che per come viene trattata la tematica venne sicuramente influenzato dal cinema italiano del Neoralismo e dalla stagione della Nouvelle Vague francese. In più, nel cartone animato andato in onda da noi nel 1982, c’è una grande attenzione ai dettagli, un grande pathos, un’ animazione fluida.
Ecco gli ultimi minuti dell’episodio finale (in lingua spagnola), quando il piccolo con la mamma ritrovata ripartono per l’Italia. Ricordo bene la sigla iniziale cantata da Gli amici di Marco. Qui, c’è la sigla originale. Non so se é il vostro genere ma ci tenevo a segnalarlo in quanto non si é visto molto sui nostri palinsesti. Poi, ho sempre pensato che il romanzo di De Amicis non fosse adatto ai bambini delle elementari (io l’ho letto quando ero bambina e ai tempi mi straziò parecchio!). Forse rivedere un cartone del genere in tv servirebbe molto di più ai piccoli di oggi.