Marco Cassini (Tiburzio): “Prima di Fuoriclasse portavo il caffè alle Casalinghe disperate”
Ce lo vedete, Tiburzio della domenica sera di RaiUno che prende consigli dalla Lynette di Desperate Housewives? Ebbene sì, Marco Cassini, l’attore che interpreta il dolce e spigliato Aldo di Fuoriclasse, ha alle spalle un’esperienza di umile gavetta a Hollywood. A rivelarlo è il settimanale Di Più Tv, che dedica al ragazzo un ritratto inedito
Ce lo vedete, Tiburzio della domenica sera di RaiUno che prende consigli dalla Lynette di Desperate Housewives? Ebbene sì, Marco Cassini, l’attore che interpreta il dolce e spigliato Aldo di Fuoriclasse, ha alle spalle un’esperienza di umile gavetta a Hollywood. A rivelarlo è il settimanale Di Più Tv, che dedica al ragazzo un ritratto inedito ed esemplare:
“Felicity Huffman mi disse che per diventare un attore di vuole coraggio, tenacia e anche un po’ di fortuna. E io, tornato in Italia, ho subito messo in pratica le sue parole e adesso sono arrivato sul set dei Fuoriclasse, la prima occasione per farmi conoscere”.
Il giovane interprete della fiction di Luciana Littizzetto racconta che nel 2007, quand’era al secondo anno del Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, ebbe modo di conoscere David Warren, il regista della famosissima serie americana Desperate Housewives. Lui stesso gli propose di seguirlo a Hollywood come tuttofare (un po’ lo stagista Seppia di Boris). Non potendo affidargli qualche ruolo, vista la sua scarsa esperienza, quello sarebbe stato il solo modo per “respirare l’aria di un set americano”, nella fattispecie quello di una grande serie Usa.
Marco Cassini (Tiburzio Fuoriclasse)
Il Tiburzio de’ noantri non se lo fece ripetere due volte, perché “allora aveva vent’anni, il tempo delle follie”. Così ricorda quell’avventura:
“Portavo i caffé alle attrici e ai tecnici, distribuivo i cestini all’ora di pranzo, mi occupavo dell’organizzazione della sala trucco. Insomma, stavo su quel set dalla mattina alla sera facendo praticamente ogni cosa servisse al regista e ai suoi attori. E quello che guadagnavo lo spendevo tutto per pagarmi l’affitto di un piccolo appartamento che dividevo con un altro giovane attore. Sono stato in America circa tre mesi, un’esperienza fantastica perché ho appreso l’aspetto più artigianale di questo mestiere. Anche se non da attore, ho avuto la possibilità di conoscere quel mondo, osservare ‘dietro le quinte’. Poi, tornato a Roma, mi sono buttato a capofitto nello studio, diplomandomi al Centro Sperimentale di Cinematografia”
Marco racconta di aver inizialmente deluso le aspettative dei suoi genitori: il padre avvocato desiderava che seguisse le sue orme. I primi frutti dei suoi sacrifici li ha visti partecipando nel 2008 al varietà del sabato sera di RaiUno, Volami nel cuore, condotto da Pupo:
“Ero ospite fisso in ogni puntata. Tra un’intervista e l’altra a un personaggio famoso io leggevo alcune frasi d’amore, romantiche, di scrittori e poeti celebri, come Cechov, Shakespeare. Gli autori di quel programma mi avevano scelto proprio dopo avermi visto a un saggio del Centro Sperimentale, durante il quale recitavo alcune poesie. Dopo quell’esperienza, ho iniziato a fare provini per la tv, e ho recitato anche nello Smemorato di Collegno, con Gabriella Pession, e in una puntata di Don Matteo, al fianco di Terence Hill. La svolta è arrivata con Fuoriclasse”
Cassini rivela che inizialmente ha fatto i provini per un altro ruolo della serie, quello dello studente difficile e dall’animo ribelle Marco Soratte, poi interpretato da Angelo Donato Colombo. Il regista Riccardo Donna, pur riconoscendo il suo impegno, gli fece notare che aveva un fisico troppo minuto e lineamenti troppo dolci per quella parte.
Per fortuna, nella stessa giornata che l’aveva visto inizialmente scartato, Donna ebbe un ripensamento provinandolo per un ruolo che gli si addiceva meglio, quello appunto di Tiburzio. Lynette aveva ragione, alludendo ai colpi di fortuna nella carriera di un attore…