Agorà e Timeline, Marco Carrara a Blogo: “Spiego i social in tv e sono il giovane ‘vecchio’ di Rai3”
L’intervista di Blogo al 27enne conduttore di Timeline Focus su Rai3 e da tre anni presenza fissa ad Agorà
27 anni e già un curriculum televisivo corposo. Da analista di TvTalk a presenza fissa nel cast di Agorà, il programma di Rai3 che tornerà nella sua versione tradizionale lunedì prossimo con la conduzione di Serena Bortone (intervistata da Blogo), passando per Timeline, progetto digitale della Rai approdato da gennaio 2019 sulla terza rete della tv pubblica il sabato mattina. Marco Carrara ha parlato ai microfoni di Blogo.
Quest’anno ad Agorà sarò l’unico compagno di viaggio di Serena, l’unico in studio con lei. Mi occuperò del moviolone e dei social, racconterò la politica tramite filmati. Il vero ‘guaio’ per noi sono le dirette Facebook dei politici, che durano talvolta anche 40 minuti e che spesso sono in corso mentre siamo in diretta anche noi. Racconteremo la giornata politica e recupereremo la memoria storica, con le vecchie dichiarazioni dei politici.
Considerando gli avvenimenti politici degli scorsi giorni, immagino che già da lunedì non mancheranno gli spunti.
Gli spunti non sono mai mancati, in questi miei tre anni di Agorà, perché anche quando il governo non era particolarmente social, ci pensava l’opposizione. Le prime puntate di quest’anno, a maggior ragione, saranno di fuoco. Si preannuncia un autunno caldissimo.
Passerai da un ministro dell’Interno come Salvini, molto impegnato sui social, ad una come Lamorgese, che non risulta avere account social…
Anche Minniti, predecessore di Salvini, non aveva i social. Il paragone sarà inevitabile, ma per chi lavora in un programma di informazione, meno dirette Facebook ci sono, meno lavoro c’è da fare (ride, Ndr).
Con la Bortone come va?
Ho un rapporto splendido con lei. Lavoriamo 24 ore su 24, ci sentiamo sempre via chat. Serena Bortone è energia. Non è mai stanca, ed è una fortuna avere una compagna di viaggio così. Non perde nessun particolare di tutta la macchina di Agorà, praticamente non è umana. Per me è una sicurezza, in questo senso.
Timeline nasce come un progetto esclusivamente digital, ma poi ha trovato spazio anche in tv il sabato mattina…
Sì, ed è confermato: andrà in onda in streaming su RaiPlay, Facebook, Twitter e YouTube alle 7.45 da lunedì a venerdì, mentre il sabato, dal 14 settembre, ci sarà Timeline Focus, dove prendiamo una notizia social che ha fatto discutere e ne parliamo con un ospite.
Il passaggio web-tv come è si è sviluppato?
È stato un po’ casuale. È nato dalla necessità di approfondire le notizie che io, da solo, racconto a Timeline delle 7.45. La versione televisiva è l’approfondimento, con un ospite. Ed è anche un po’ una traduzione: in tv non do mai per scontato nulla, se parlo di Instagram Stories cerco sempre di spiegare velocemente cosa siano; la sento come una responsabilità da servizio pubblico. Timeline Focus l’unico programma televisivo dove si può spiegare bene quello che accade sui social.
Nel futuro di un conduttore 27enne cosa c’è?
Timeline è una palestra che mi mette alla prova ogni giorno, facendomi affrontare temi e toni diversi. E mi sta piacendo. Continuare a farlo mi piacerebbe. Sì, il mio obiettivo è continuare a fare bene quello che sto facendo.
Hai un modello di conduzione televisiva a cui ti ispiri?
Per l’estero come anchorman Anderson Cooper, come intrattenimento Jimmy Fallon, ma sono consapevole che quello del late show sia un linguaggio che in Italia funziona poco, anche se Alessandro Cattelan sta facendo molto bene. Per l’Italia spio un po’ tutti i conduttori, rubando da loro ciò che può servire a me.
Hai mai colto in Rai e in generale nell’ambiente lavorativo un pregiudizio nei tuoi confronti per la tua giovane età?
La mia fortuna è stata incontrare durante il mio percorso professionale adulti molto generosi che hanno creduto in me. Da Massimo Bernardini a TvTalk a Serena Bortone ad Agorà. La differenza d’età all’inizio per me è stato uno shock, dovendomi confrontare con persone più grandi, ma ormai non avverto più la differenza anagrafica quando mi relaziono con gli altri. Forse perché sembro una persona affidabile…
Sei un giovane che sembra vecchio, insomma.
Forse sì. Avendo la sveglia ogni mattina alle 4.30, vado a letto tutte le sere alle 21, quindi sì, sono vecchio sicuro!