Dopo essersi indignati per la battuta pronunciata in diretta tv (su Televomero) di Ivan Zazzaroni sul seno di Claudia Mercurio (evidentemente poco importa che la diretta interessata sia parsa per nulla infastidita, anzi parecchio divertita) – e comunque non si capisce perché non si sia mai indignato nessuno negli anni per le burle di Incontrada e Hunziker sulla pelata di Claudio Bisio a Zelig – è la volta del Grande Fratello Vip (vi piace vincere facile, eh?!).
Il primo vero caso che scuote l’edizione 2022 del reality show di Canale 5 (che vive e si alimenta di casi!) riguarda il ritiro di Marco Bellavia. Sui social tantissimi – praticamente tutti – condannano il comportamento del gruppo dei concorrenti, qualcuno chiede la sospensione della produzione, qualcun altro l’esclusione di tutto il cast (e vabbè). L’accusa è di scarsa sensibilità nei confronti dell’ex conduttore di Bim Bum Bam, che aveva reso pubblico il suo “dolore mentale“. Nel corso della diretta di giovedì scorso, Bellavia aveva lanciato un vero e proprio appello ai coinquilini:
È vero che non sto bene e che fuori avevo mio figlio come punto di riferimento. Però starei qui ancora volentieri. Conto di riuscire ad andare avanti, se mi date una mano. Perché se una persona ha bisogno e gli altri 22 la aiutano, ce la farà. Da solo non ce la fa.
Condannare l’indifferenza mostrata dalla maggior parte dei concorrenti (il branco, come si legge sui social) è operazione assai semplice, un po’ più complicato è guardarsi allo specchio e chiedersi quante volte nella nostra quotidianità siamo stati noi quelli che girano lo sguardo di fronte a chi ci chiede aiuto. Perché, come spiegato pochi mesi fa a TvBlog dallo storico capo progetto del Grande Fratello Andrea Palazzo, “con tutto quello che succede negli stadi, nei bar, in Parlamento… proprio da questo programma pretendete il rigore e il rigorosamente etico? Di fronte a parole o fatti evidenti i provvedimenti continueremo a prenderli, se riterremo che siano utili a far discutere e far cambiare quel determinato comportamento, ma l’obiettivo del Gf è un altro, da sempre: raccontare storie e ruminare quello che c’è nella realtà“.
Ma il vero punto qui è analizzare la gestione della vicenda da parte della trasmissione di Canale 5.
Questa sera probabilmente Alfonso Signorini ne parlerà (si vocifera di provvedimenti in arrivo), la speranza è che, mettendo la parte la retorica che contraddistingue il suo modo di fare tv, possa rispondere a queste due semplici domande:
1) Perché Marco Bellavia è stato ritenuto idoneo alla visita psicologica a cui tutti gli aspiranti gieffini vengono sottoposti prima di entrare nella Casa – dove è bene ricordarsi che è in corso un gioco televisivo -?
2) Gli altri concorrenti sono stati informati delle condizioni di salute di Bellavia quando e come? Oppure nessuna comunicazione ufficiale è stata loro fornita e il tutto è stato ridotto a capriccio caratteriale?
La sensazione è che sia stato proprio il Grande Fratello Vip (quindi gli autori, quindi Signorini) a sottovalutare a monte il caso Bellavia, pensando di poterlo governare come fatto per esempio con la vicenda di Giovanni Ciacci (l’annuncio della sua sieropositività fu ospitato questa estate dal settimanale Chi diretto da Signorini per preparare il terreno alla sua partecipazione al programma tv). Considerando l’epilogo, qualcosa è chiaramente andato storto.
Facile prendersela con i “bulli” della Casa e fare l’elenco degli sponsor che si dissociano, un po’ meno indagare l’origine del cortocircuito televisivo. Che è forse l’unica cosa utile per evitare che si ripeta, ai danni della salute mentale di una persona.