Home Enrico Mentana Maratona Mentana, Monti contro tutti (e poi va da Vespa) [Video]

Maratona Mentana, Monti contro tutti (e poi va da Vespa) [Video]

Una serata vivace a casa Mentana, che di certo rimpiange Damilano…

pubblicato 23 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:18

“Quand’ero un giovane cronista l’Europa era un argomento noiosissimo. Eh, Marcello, pensavi di essere in una trasmissione paludata, tra economisti ed ex ministri, e invece…”

Così Enrico Mentana scherza col collega Marcello Sorgi al termine di un battibecco tra Mario Monti e Giulio Tremonti, che amichevolmente continuano a non sopportarsi anche in diretta nella sua Maratona, partita su La7 alle 21.20 e destinata a durata per tutta la notte.

A tenere banco non solo le ‘vecchie’ ruggini tra Monti e Tremonti ma anche le analisi di Claudio Borghi, che si becca anche una serie di rimproveri dal direttore per la condotta alquanto indisciplinata. Troppo abituato ai ‘soliti’ talk, Borghi si lascia andare (anche lui come Brunetta su Rai 1) a giudizi tranchant che scatenano la reazione del padrone di casa.

Gli interventi di Mentana sono dettati dalle stesse ragioni che hanno spinto Vespa a intervenire su Brunetta. La causa scatenante è, infatti, più o meno la stessa: ospiti che ‘pontificano’ contro altri ospiti e padrone di casa che cerca di far rispettare le minime regole della buona educazione tra le parti, impegnate quasi più a mostrarsi migliori degli altri che ad analizzare la situazione dell’Europa.

“E’ come se ci fosse una gara a chi è più figo. A me delle posizioni personali non mi interessa niente…”

dice Mentana cercando di placare l’ennesima battuta al vetriolo di qualche ospite verso altri ‘compagni’ di maratona. Il Direttore si ritrova a riprendere Claudio Borghi, che si lancia in giudizi di ‘democraticità’ del pensiero di Monti e Tremonti, così:

“Lei che dà patenti di democraticità, sa che la Democrazia è anche lasciar parlare gli altri e non interrompere. Lei può prendere appunti. Vuole una penna?”

Altissimi livelli, per la gioia dei fans delle Maratone.

Teso soprattutto il ping pong di opinioni e analisi tra Mario Monti in collegamento e Giulio Tremonti in studio. Non si può parlare di una vera e propria lite, considerato l’aplomb dell’ex Premier, che pure non ha mancato di lanciare frecciatine decisamente british all’ex Ministro dell’Economia; uno scambio vicendevole, a dire il vero, che ha messo in una certa difficoltà persino il sempre attento direttore che ha sventato di poco un abbandono dello studio di Monti. L’ex Premier ha lasciato sì il collegamento con lo Speciale Tg La7 per passare a un’altra diretta, ma almeno si è evitato l’incidente diplomatico.

“Non sapevo avesse messo su una trasmissione di entertainment”

ha chiosato Monti – riferendosi evidentemente a Borghi e Tremonti – salutando Mentana, che ha dovuto incassare, evidentemente consapevole di un parterre che ha mostrato la corda. Tra Claudio Borghi, che ha allestito una propria postazione di lavoro sulla scrivania fornita da Chicco, dando ai suoi ospiti ‘patenti di democrazia’, come dice il direttore riprendendolo, e le frecciatine taglienti di Tremonti, che a un certo punto mostra il proprio libro come il più triste dei televenditori, la serata di Chicco non è delle più semplici.

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A fronte di due #MaratonaMentana per le comunali giocate con la complicità e la brillantezza dei colleghi, per la Brexit il direttore si è circondato, letteralmente, di politici, economisti, politologi, non proprio benedetti dal sense of humor.
Claudio Borghi, Mario Monti, Tremonti, Yoram Gutgeld, Enrico Letta sono alcuni degli ospiti che hanno partecipato alla prima parte del programma, un’anteprima durata dalle 21.20 alle 23.00, ovvero ai primi Exit Poll. A un certo punto l’idea di uno scambio sul modello fustino, con un Damilano al posto di Borghi e Tremonti, ha preso piede anche su Twitter.

“Abbiamo ripreso il controllo dopo questo incontro tra gladiatori…”

scherza Mentana cercando un po’ di pace nel conforto con un collega, mentre si sente distintamente un secco

“MA PIANTALA!”

che arriva tra Tremonti.

“L’ex ministro non si riconosce nella figura del gladiatore. E ha ragione”.

 

Se Mentana ha pensato davvero di fare l’alba con questo gruppetto devo dire che questa volta ha forse compiuto un piccolo peccato di hybrìs.

Ah, volevate sapere dove è andato Monti? Da Vespa, ovviamente. E il cerchio si chiude.

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Enrico MentanaLa7