Mara Venier e Domenica in: Il suo treno non ferma più lì
Le luci di Domenica in fra due mesi si spegneranno e con loro l’esperienza di Mara Venier nel pomeriggio di Rai1.
Tempo e luogo sono spesso inscindibili fra di loro. Tornare a ripercorrere le strade del passato in un tempo diverso, porta sovente a risultati molto differenti, pure con il dolce sapore dei ricordi che ti accarezza strada facendo, come il vento lieve della primavera, dopo un inverno particolarmente duro. L’esperienza di Mara Venier a Domenica in di quest’anno è stata un bel tuffo in un passato televisivo che non c’è più. La televisione è cambiata, evidentemente. Peggiorata, migliorata, certamente diversa per soggetti e complementi. Domenica in, non ha funzionato. Non ha funzionato prima di tutto per mancanza di uno scheletro vero e proprio che tenesse in piedi il programma.
Se vogliamo chiamare le cose per nome, a Domenica in sono semplicemente mancate le idee. Non si può pretendere di mettere un intero programma sulle spalle di una conduttrice, che pure con tutto il suo entusiasmo non può tappare i buchi di un pavimento di cui non ha potuto scegliere neppure una piastrella. Non si può neppure pensare che basti la rubrica telefonica della medesima conduttrice per portare nello studio della Dear di Roma, ospiti e personaggi che possano animare uno show della domenica pomeriggio.
Tutto questo non può bastare, anche perché su Canale5 va in onda un programma come Domenica Live, che può contare su un pubblico fidelizzato, che viene praticamente accompagnato verso il programma della domenica pomeriggio dalla sua anfitriona, la bravissima nel suo genere (tanto di cappello) Barbara D’Urso, durante la settimana nel talk Pomeriggio 5. Argomenti e storie che nascono, crescono, si dipanano giorno dopo giorno, per poi essere in qualche modo riprese anche la domenica. A tutto questo si aggiunge l’arrivo di Daniel Toaff nella costruzione dell’appuntamento domenicale di Canale5 ed ecco che il cerchio si chiude. Si può discutere sull’opportunità di questo genere di televisione, ma quando si decide di fare una torta di mele, le mele ci vogliono, poche storie.
Mara Venier è rimasta intrappolata da tutto questo e anche dal suo entusiasmo, che richiama un po’ il discorso fatto in apertura di questo pezzo, per l’unico vero programma del suo cuore. Quello che le ha dato successo e popolarità. Domenica in 2013-2014, evidentemente, non intacca la sua carriera professionale, perché, nonostante gli ascolti e la storia di questa trasmissione, lei è rimasta identica a se stessa. Una donna passionale, entusiasta, coriacea ed onesta. Una donna vera, come poche nel mondo, dorato e non, dello spettacolo. Il suo treno non ferma più lì, non ferma più a Domenica in. Altri avranno il peso di condurre quel programma.
Ora, probabilmente, si concederà una pausa, rifletterà, penserà al suo privato, in un periodo molto difficile e delicato soprattutto in questo campo. Poi, forse, con il carattere forte che l’ha sempre contraddistinta, proverà a fare dell’altro, a dimostrare a qualcuno che, messa nelle giuste condizioni e con le persone giuste al proprio fianco, può ancora dire qualcosa. Vedremo, il presente è ormai per lei il passato, mentre il futuro è dietro l’angolo, con uno specchio a fianco, che riflette di già, quel che le si presenterà davanti. In bocca al lupo, Mara!
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