Manuela Arcuri si spoglia: quando I Sogni son Desideri

Il pubblico non desidera altro che Manuela Arcuri si spogli. L’attrice italiana che più deve la sua intensità ai vestiti che si toglie di dosso ha consegnato ieri sera, a I Sogni son Desideri, il solito premio fedeltà a un suo fan. Un’interpretazione da Shakespeare? Un balletto da musical? Certo che no: un semplice spogliarello. Per renderlo d’autore, come i nudi artistici dei calendari, la Manuelona nazionale ha ammiccato a Sofia Loren in Ieri, oggi e domani (i colleghi di Gossipblog hanno prontamente messo a confronto i due video).

A questo punto suona calzante una vecchia critica di Stefania Carini per Europa, relativa alla fiction Mogli a Pezzi che includeva l’Arcuri nel cast:

“Dove va la fiction italiana? Dietro le mutandine dell’Arcuri”.

Tra gli ultimi trascorsi artistici dell’Arcuri, come dimenticare la palpatina ricevuta da Tiziano Ferro nell’ultima puntata di Carràmba che Fortuna? Dopo anni in cui ci provava a essere considerata una vera attrice la regina delle fiction di Canale 5 era tornata in Rai come una sellerona qualunque, oggetto del pubblico ludibrio oltre che delle crudeli (per quanto condivisibilissime) staffilate di Dario Vergassola:

“Lei ha fatto Mogli a Pezzi. Ma il pezzo di sopra o quello di sotto?”.

Ma il peggio è arrivato quando ha incontrato il suo concittadino di Latina, Tiziano Ferro. Quest’ultimo, infatti, volle dare in quell’occasione improbabili prove di virilità evocando un’abitudine scaramantica tutta “locale”, legata alle mozzarelle specie se piene di latte e già “testata” con l’altra showgirl di Latina, Elena Santarelli.

Con allusioni sessuali piuttosto inequivocabili si arrivò alla scenetta da avanspettacolo più desolante di tutte: la popstar che ostenta machismo palpando le tette all’attrice sexy. Insomma Tiziano Ferro, senza nessun preavviso alla diretta interessata, volle davvero toccare con mano le qualità dell’Arcuri, che non gradì affatto l’improvvisata oltre che l’eccessiva “confidenza” non autorizzata. Di qui la sua dichiarazione sdegnata alla stampa contro il cattivo trattamento ricevuto.

Ultimamente l’abbiamo rivista in So che ritornerai, film tv di Canale 5. Gli ascolti, purtroppo, sono stati ancora dalla sua ma Antonio Dipollina non ha potuto esimersi dall’ennesima frecciatina sulle sue qualità artistiche, oltre che delle produzioni in cui lavora:

“Quando Canale 5 inizia a mandare i drammoni tv di apprezzabile amoralità significa che sta arrivando la bella stagione e ci sono margini di miglioramento televisivo in vista”.