Mandatemi a quel paese, su DMAX la web-serie la scrivono gli utenti
Prendi un pubblicitario, spediscilo in Islanda e fagli fare cose folli: questo il succo della webserie del canale 52 del DTT.
Il titolo invoglia, il paese è oggettivamente in ‘fondo’ al mondo e le alternative a disposizione hanno un discreto – non eccelso – livello di ‘cazzimma’: Mandatemi a quel paese ruota intorno alle missioni impossibili che il pubblico web di DMAX sceglierà di far compiere al protagonista della serie, il pubblicitario e scrittore Gianni Miraglia, spedito in Islanda.
Il nome non è roboante come uno ‘steven seagal’ qualsiasi e l’immagine scelta per la promozione va dritta al punto: il protagonista è decisamente lontano dal modello MacGyver o similia, il che rende il tutto potenzialmente più interessante. Dalla sua Miraglia ha capacità narrative e affabulatorie, affinate nei 20 anni di servizio nelle multinazionali della pubblicità, nelle collaborazioni con Rolling Stone, Riders, Repubblica D e quattro romanzi, che vanno dal racconto della marginalità milanese (Six Pack, Muori Milano Muori!) all’impresa di “Baumgartner. Nato per volare” per arrivare a “100.000 espadrilles di ghiaccio”, nel quale racconta il suo viaggio in Russia con il crowdfunding. Mandatemi a quel paese non è nient’altro che lo ‘spin-off’ televisivo di quel progetto, realizzato probabilmente con meno ansia e meno preoccupazioni. La sfida ora è con il racconto tv e la formula ‘social’.
Fino al 22 agosto gli utenti web possono votare le missioni da far compiere a Miraglia nel suo viaggio in Islanda: tra le opzioni “Prepararsi un caffè in cima a un ghiacciaio”, “Cantare l’inno islandese sotto una doccia naturale di acqua ghiacciata”, “Navigare in mare a bordo di un animale gonfiabile” (che al momento guida la classifica provvisoria delle missioni decise dal pubblico), senza rinunciare neanche a una citazione del vero ‘vessillo’ DMAX, ovvero “mangiare l’hot-dog più unto e bisunto del paese”. Le più votate saranno oggetto delle varie puntate della web-serie prossimamente su DMAX. E speriamo che il tutto sia all’altezza delle attese.