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Man, Woman, Wild: su DMAX si sopravvive in coppia

Marito e moglie in cerca di esperienze estreme nei luoghi più selvaggi della Terra: quando il salotto di casa non basta più… Da stasera alle 21.15 su DMAX (DTT, 52; TivùSat, 28)

pubblicato 4 Aprile 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 19:37

Non si tratta di uno spin-off del Wild – Oltrenatura di Fiammetta Cicogna, né dell’ennesimo programma su coppie in crisi ma potrebbe esserne un’ottima sintesi: Man, Woman, Wild – al via stasera, giovedì 4 aprile 2013, alle 21.15 su DMAX – appartiene piuttosto al filone ‘survivors’, storie di persone (quasi) comuni che si mettono alla prova nella natura selvaggia.

Il ‘Man’ è Mykel Hawke, già soldato, ed esperto di sopravvivenza, delle Forze Speciali USA; la ‘Woman’ è Ruth England, giornalista televisiva e moglie di Mykel; di ‘Wild’ ci sono i luoghi in cui la coppia ha deciso di testare le proprie capacità di sopravvivenza. Lui è avvezzo alle tecniche del perfetto ‘survivors’, lei si è allenata per non ‘sfigurare’ al fianco del marito, ma la morale non può che essere una: per superare le difficoltà bisogna aiutarsi l’un l’altro.  Una lezione utile nella jungla selvaggia come nel salotto di casa. E in genere dare una scossa alla propria routine, per di più sotto l’occhio ‘scrupoloso’ della telecamera, aiuta il ménage, o quantomeno incrementa il conto in banca prima di una sanguinosa separazione. Per adesso il format funziona e alla prima stagione, trasmessa anche in Italia, ne è seguita una seconda, proposta su DMAX da stasera.

In questo secondo ‘wild tour’ la coppia di temerari ‘viaggiatori’ si troverà a fronteggiare il Rio delle Amazzoni in piena (mica quando è tranquillo…), si ritroverà sola soletta (troupe a parte) su una barca nel mezzo del Triangolo delle Bermuda (non bastava un ‘mare’ qualunque), si ciberà, obtorto collo, di tarantole e scorpioni nel deserti della California del sud (senza neanche il conforto di una ‘fritturina’ come quella ‘imposta’ ai concorrenti di Pechino Express). Tra le mete della stagione Louisiana, Montana, Kentucky, Alaska, ma anche le pendici del vulcano Soufrière Hills e le Highlands nel Regno Unito, le grotte delle Alpi Croate, in un viaggio intorno al mondo che, a occhio, sembra più ‘divertente’ che ‘estremo’.

Beh, non sono mancate situazioni difficili, eh: a quanto pare nel bel mezzo dell’oceano la donna ha affrontato a ‘mani nude’ difficile situazione intestinale del marito che lei ha così stigmatizzato in un’intervista al NY Daily News del settembre 2011, appena terminate le riprese della seconda stagione:

“Sono una mamma: questo è niente di fronte ai pannolini che ho cambiato”.

Anche quella è sopravvivenza, altroché. Intanto dalle riprese della seconda stagione, Ruth è tornata con una doppia ernia del disco, un’infezione tropicale e un  dito del piede rotto. Ma ‘dove c’è gusto non c’è perdenza’, dice un vecchio adagio. Chissà cosa ne pensa il figlio di Ruth, che ha circa sette anni, dei viaggi spericolati di mamma e papà.

Su può dire che Man, Woman, Wild sia un format che nasce dall’ottimizzazione delle risorse: lui ha il know-how, lei gli strumenti e il programma tv è fatto. Se non è un’eccellente prova di sopravvivenza nel mercato tv internazionale questa… Se poi si aggiunge che la coppia è nata sul set di un reality show che Ruth seguiva per lavoro e nel quale lui lavorava come membro del team medico si capisce che la serialità tv era ‘iscritta’ nel loro rapporto.
L’appuntamento per gli amanti del genere è per le 21.15 su DMAX, ogni giovedì a partire da stasera, 4 aprile 2013.

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