Mamma Rai Piange Miseria
E lo fa in Commissione di Vigilanza. La Rai non ci ha una lira. E ce lo fa sapere il direttore generale Alfredo Meocci, senza troppi mezzi termini. E tutto questo accade proprio – pura fatalità – a ridosso dell’ennesimo no all’offerta di Mediaset per i diritti sul calcio della fascia pomeridiana domenicale. Non facciamo
E lo fa in Commissione di Vigilanza. La Rai non ci ha una lira. E ce lo fa sapere il direttore generale Alfredo Meocci, senza troppi mezzi termini. E tutto questo accade proprio – pura fatalità – a ridosso dell’ennesimo no all’offerta di Mediaset per i diritti sul calcio della fascia pomeridiana domenicale.
Non facciamo nessun tipo di illazione. Non diciamo che sembra che il direttore generale della Rai chieda ammenda a Confalonieri per l’ennesimo rifiuto presentando le sue scuse con i dati alla mano. Non lo diciamo.
E quindi veniamo a sapere che “nel 2006 la Rai registra un rischio di perdita tendenziale di oltre 80 milioni di euro“, e che “questa situazione comporta una serie di interventi per riequilibrare i conti che costerà notevoli sacrifici”.
Così, tra il presidente Petruccioli che dichiara che “dal 1990 ad oggi la Rai ha iniziato una lunga navigazione a vista e la situazione è ancora questa”, e il direttore generale che chiede più flessibilità sulle concessioni pubblicitarie dicendo che il canone non è sufficiente a coprire le spese, la Rai rimane in balia dei venti cattivi, per buona pace dei concorrenti, ovviamente.