Màkari è Sicilia, ma è anche british: la fiction di Raiuno guarda ad un nuovo modello crime/comedy
Tanta Sicilia, tanta eccellenza italiana, ma questa volta la Palomar punta ad un modello ben differente da Montalbano: non fatevi ingannare dalle apparenze
C’è la Sicilia, che la doppia trama che scorre parallela, c’è la fonte letteraria. Ok, su due piedi uno potrebbe pensare che Màkari punta a voler prendere nei cuori del telespettatori il posto di Montalbano (è anche prodotto dalla stessa casa di produzione, la Palomar!). E invece no: Màkari è sì siciliano, ma con la mente ci porta molto più lontano.
Màkari, la recensione
La serie parte con un singolo protagonista, il Saverio Lamanna interpretato da Claudio Gioè, ma ben presto ci si rende conto che Màkari è la storia di un trio che forma per puro caso: Lamanna, Piccionello (Domenico Centamore) e Suleima (Ester Pantano). Un trio che indaga, certo, ma che si ritrova anche dentro sottotrame sentimentali o da commedia, ricalibrando i rapporti l’uno con l’altra a seconda delle occasioni.
Un formato che ricorda molto le lontane serie britanniche, in cui all’indagine si affianca una linea più leggera, sia essa costituita da una vicenda tendente alla comedy o alla storia romantica. Sebbene non scopra niente di nuovo, Màkari trova in questa formula insolita (per l’Italia) la sua freschezza ed originalità.
Sia chiaro: l’aria di fiction italiana da Raiuno si sente tutta. Màkari non tradisce il patto che il pubblico ha siglato con la prima rete Rai regalandogli, per un paio d’ore, misteri, sorrisi e soprattutto i paesaggi di un’Italia sempre meno cartolina e sempre più protagonista delle storie raccontate.
Una struttura che può fare affidamento sulla certezza dei racconti di Gaetano Savatteri: Màkari diventa, insomma, televisione che unisce le nuove tradizioni seriali al tentativo di proporre inedite letture all’interno del genere crime. Il risultato è tv che distrae, perfetta per le serate più tranquille davanti al piccolo schermo. Un tv in pieno stile Raiuno, allineata alle produzioni generaliste degli altri Paesi.