Mainstream e Wonderland chiudono su Rai4. Li piangono (solo?) Aldo Grasso e gli addetti ai lavori
Rai4 non ha confermato per il 2016 due autoproduzioni-gioiello, dedicate al cinema e alle serie tv: Wonderland e Mainstream
E’ finito il tempo della sperimentazione virtuosa (ma evidentemente improduttiva) per i canali digitali. Come, purtroppo, si sta perdendo l’effetto dell’ex direzione di Carlo Freccero su Rai4 (che, dopo aver censurato Fisica o chimica, continua a perdere pezzi).
Mentre su Rai5, che pure smentisce, tira aria di chiusura di Ghiaccio bollente e di ridimensionamento del mitico Carlo Massarini, su Rai4 chiudono Wonderland e Mainstream, due stimati spazi di approfondimento su cinema e serie televisive.
A chiudere per primo è stato Wonderland, compianto dallo stesso Aldo Grasso sulle pagine del Corriere:
“Il glorioso magazine dedicato al cinema era stato fortemente voluto da Carlo Freccero e dal 2011 rappresentava un faro per i naviganti nel vasto mare di film e telefilm del canale e non solo. Peccato, si perde uno spazio di approfondimento e critica che ha saputo negli anni coltivare un gusto di nicchia con competenza e con un linguaggio chiaro, si perde una rubrica dedicata soprattutto all’immaginario fantastico, che ha ospitato opinioni e interviste a registi, sceneggiatori, esperti di effetti speciali, fumettisti, scrittori, autori di videogame, e (con moderazione) critici cinematografici. Grazie ai suoi autori, Leopoldo Santovincenzo e Carlo Modesti Pauer, con la collaborazione di Andrea Fornasiero, Wonderland è stato un viaggio nel paese del meraviglioso, si è buttato a capofitto negli anfratti dell’immaginario di genere, di ieri e di oggi, cinematografico e televisivo, esplorato anche nella sua attuale dimensione multimediale. Anche questo è servizio pubblico, e speriamo che quest’identità di Rai4 faticosamente costruita nel tempo non vada perduta”.
A segnalare, invece, la chiusura di Mainstream su Facebook è lo stesso Fornasiero, che ha fortemente contribuito anche a questo trasmissione:
“Così come le serie presto o tardi finiscono, anche il primo magazine dedicato al mondo della serialità televisiva e alle webseries chiude la sua avventura: oggi 29 dicembre 2015, dopo 4 anni e circa 150 puntate, va in onda l’ultimo appuntamento con Mainstream.
Iniziato nel marzo 2012 come seconda produzione interna della Rai4 di Carlo Freccero, Mainstream nasce da un’idea di Enza Gentile e prosegue dal secondo anno sotto la supervisione di Maurizio Imbriale. Come saprete, sono io firmare come autore, inizialmente con Enza Gentile e poi da solo a partire dal secondo anno.
Mainstream ha cercato, nella sua prima “stagione”, di illuminare ogni aspetto di questa realtà con una rubrica glossario che forniva definizioni di termini quali spin-off, reboot, showrunner e via dicendo, e con molte intervistate ad autori, showrunner, produttori o registi di serie, che ne hanno raccontato il dietro le quinte delle loro serie Tv.
Nelle stagioni successive il programma ha allargato il discorso dalla serialità ai temi affrontati nelle serie trattate e ha dedicato spazio anche alle edizioni home video delle serie, al fandom e infine alle colonne sonore.
Nell’ultima stagione il programma si arricchito di una spalla sul web, che ha permesso di fornire versioni integrali di alcune interviste nonché speciali dedicati a eventi come la Festa dell’Unicorno di Vinci. Inoltre in quest’ultima stagione ha spezzato il consueto avvicendarsi delle puntate una speciale striscia quotidiana per le giornate di Lucca Comics & Games 2015, condotta da Giorgia Cosplay.
Il programma nel corso degli anni ha del resto raccontato diverse manifestazioni e festival, che qui si coglie l’occasione di ringraziare: il RomaFictionFest, il Festival della Televisione di Montecarlo, il Comicon di Napoli e Series Mania di Parigi”.
Dopo i doverosi ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito al progetto, Fornasiero scrive:
“Infine grazie agli spettatori di Mainstream, cresciuti nel corso degli anni insieme alla passione per le serie, che ci hanno seguito con curiosità alla scoperta di retroscena, novità, webseries e approfondimenti. Speriamo di poter riprendere in futuro a esplorare insieme a loro questo universo in espansione, per arrivare dove nessuna serie era mai giunta prima”.
Rai4, insomma, sta definitivamente morendo, ennesima vittima di questa maledetta crisi e dei tagli annessi e connessi. Peccato.