Madre, aiutami, anticipazioni sulla fiction da Virna Lisi
Virna Lisi ha parlato di Madre, aiutami, la fiction di Raiuno in cui interpreta una suora rientrata a Roma dopo una missione e che indaga sull’attacco al suo villaggio
Venerdì prossimo, 24 gennaio, su Raiuno debutta “Madre, aiutami”, miniserie in quattro puntate con protagonista Virna Lisi, nei panni di Suor Germana, missionaria che per anni ha vissuto in Congo e che, dopo essere diventata madre superiora di un convento a Roma, scopre che il villaggio in cui ha vissutto è stato preso d’assalto da dei guerriglieri.
Un’altra suora, dopo Suor Angela (Elena Sofia Ricci) di “Che Dio ci aiuti”, arriva in tv, ma in questo caso la protagonista dovrà indagare per scoprire una serie di segreti che riguardano alcuni esponenti del clero. La Lisi, a “Tv Sorrisi e Canzoni”, ha descritto la protagonista come un personaggio buono ed ottimista:
“E’ una sorta di Papa Francesco al femminile: ha una fede incrollabile e crede nella verità e nella bontà. Va sempre in giro con scarpe basse e calzettoni arrotolati alla caviglia, a portare il suo immenso amore tra gli ultimi. E’ una missionaria che, prima di mettere il velo, ha vissuto la sua vita fino in fondo.”
Suor Germana, dice l’attrice, ha vissuto per molto tempo in missione, imparando ad aiutare chi aveva bisogno del suo sostegno:
“Va in un villaggio del Congo, dove diventa il punto di riferimento per tutti, i particolare per i bambini che per ogni cosa si rivolgono a lei, dicendo ‘Madre, aiutami’. Così questo diventa il suo soprannome.”
Tornata a Roma, dovrà affrontare la notizia dell’attacco al suo villaggio:
“Dopo trent’anni rientra a Roma e diventa madre superiora di un convento. Qui prepara le giovani sorelle a diventare infermiere e quindi missionarie. Ma proprio dal ‘suo’ villaggio in Congo arriva la notizia di un terribile attacco da parte di un commando di guerriglieri. Germana scopre così che tre giovanissime sorelle sono state uccise, una è scomparsa e l’unica superstite è sotto choc e non ricorda nulla. Suor Germana allora inizia ad indagare e scopre una storia scomoda, che getta gravi ombre sul comportamento di alcuni esponenti del clero e dei servizi segreti”.
Una fiction che, quindi, pare voglia puntare sull’attualità, e che la Lisi crede valga la pena seguire. A chi critica la presenza eccessiva di religiosi nelle fiction (escluso “Il tredicesimo apostolo”, dove il tema è mistery, ci sono già “Don Matteo” e “Che Dio ci aiuti”), l’attrice spiega che queste storie sono rassicuranti:
“La gente ha voglia di cose pulite, che anche i bambini possano guardare. Quando la sera la famiglia si siede davanti alla televisione non può trovarsi sempre di fronte a ragazze svestite e morti ammazzati. Già la realtà assomiglia ad un bollettino di guerra: il telegiornale, all’ora di cena, mi fa chiudere lo stomaco. Padri che stuprano le figlie, mariti che ammazzano le mogli… Ma che mondo è diventato il nostro?”
Nella fiction, Pamela Saino è Suor Maria, che risulta dispersa; Emanuele Bosi è suo fratello Matteo, meccanico; Vanessa Gravina è Lucia, magistrato che indaga sull’attacco; Francesco Salvi è il fratello della protagonista, Vittorio, sempre indebitato, mentre Mary Petruolo è Suor Vera, sotto choc dopo l’attacco.
Una cast che ha permesso a Virni Lisi (che in tv ammette di guardare “National Geographic Channel e tutti i documentari di qualità”) di poter lavorare su una fiction di cui ha gradito la storia, non come altre produzioni che, secondo lei, puntano solo sull’aspetto fisico degli attori:
“L’attore deve saper recitare. Invece oggi sembra che per girare bastino le spalle larghe, l’aria da fusto o una bella faccetta. Ma fare questo mestiere è un’altra cosa, bisogna dare l’anima ad un personaggio. Io ho fatto così tanti sacrifici per imparare quello che so fare oggi, che mi sento male a vedere certe cose. Manca il rispetto per questo lavoro”.
Chissà a chi si riferisce, anche se, purtroppo, i possibili “colpevoli” sono numerosi nella fiction italiana.