Made in Sud | Puntata 4 marzo 2016 | Tutti gli sketch

Inizio trasmissione. La puntata inizia con una breve apparizione della stella cadente, Mariano Bruno, e con una canzone satirica, si fa per dire, sul figlio di Nichi Vendola che termina con un messaggio contro l’omofobia.

La bella Fatima Trotta (molto più bella della Gregoraci) raggiunge Gigi e Ross seguita, subito dopo, dalla showgirl calabrese. Presentazioni anche per il dj Frank Carpentieri e per il prof Enzo Fischetti. Parte la sigla.

Enzo & Sal nella gag de L’incazzatore personalizzato. La formula non è più quella della televendita: l’incazzatore si incazza al posto degli spettatori da casa che mandano le loro idee al duo comico. Il senso non cambia, comunque.

Francesco Cicchella nei panni di Massimo Ranieri che raggiunge il palco, facendo i pesi con un bilanciere. Successivamente, Ranieri parla di sé come se fosse Gesù. Per me, è una delle sue imitazioni meno riuscite.

Masha e Orso, ovvero Fatima Trotta e Nello Iorio. Ma davvero fanno ancora ridere le “battute” su Equitalia?

Una menzione per Fischetti che è divertente e sottoutilizzato (in questa gag, è stato in silenzio). Con lui, c’è Emanuela Aureli: la sua imitazione della Ferilli è buona ma, dopo Virginia Raffaele, ormai è inflazionata.

Dopo un breve ritorno sul palco di Cicchella/Ranieri, è il turno di Ciro Giustiniani nei panni del Boss delle Cerimonie. Errori grammaticali ed equivoci: l’originale fa più ridere.

Torna Mariano Bruno nei panni di Pigroman che racconta una favola a suo figlio. Fatima Trotta, finora, chiamata nell’impresa ardua di fare da spalla negli sketch più improponibili.

Pasquale Palma nei panni del poeta Eddy Scampia. Da apprezzare, solo la canzoncina Tutt’apposto.

Il monologo di Paolo Caiazzo nei panni di Tonino Cardamone. Caiazzo parla di ludopatia con il solito pressapochismo. Anche le sue battute appaiono incomplete.

I 4 Gusti azzardano uno sketch ambientato in un funerale. Le battute sulla morte accolte con un po’ di freddezza. Niente di che ma almeno hanno provato ad offrire qualcosa di diverso.

Rossana Colace nei panni di Triscia, la fan esagitata degli One Direction. Comicità indirizzata agli adolescenti di oggi. E forse neanche loro riderebbero…

Due parodie in una: Cinquanta sfumature di Segreto. Fatima Trotta e Francesco Albanese sono i protagonisti. Tre sketch buttati lì…

Gregoraci con l’Oscar umano: “Qui finiamo su I nuovi mostri…”. L’originalità, proprio… Poco dopo, Mino Abbacuccio nei panni del Tatuatore. Anche con questo personaggio, c’è il tormentone che rincoglionirà il pubblico a breve.

Gli Arteteca nei panni dei Tamarri. Da questi due personaggi, è nato anche un film. Personalmente, non ho mai capito i motivi del successo di questo sketch.

I Ditelo Voi nei panni dei Gomorroidi. I tormentoni non mancano. Puntuale anche l’intervento di Gigi e Ross nei panni di Genny e Ciro di Gomorra. Il pubblico dell’Auditorium si diverte.

I Malincomici nella parodia di Un posto al sole. I tre giovani comici non imitano nessun personaggio preciso. L’idea era buona ma realizzata male, con il solito stupido tormentone.

Gigi nell’imitazione di Gabriel Garko. La voce non c’è però le sue gaffes, ispirate all’originale, fanno sorridere.

Emanuela Aureli ritorna nei panni di Patty Pravo e canta Cieli immensi per riempire qualche minuto.

Nello Iorio nei panni del nonno moderno. E anche il dazio della solita battuta sullo “scatto alla risposta”, l’abbiamo pagato…

Gino Fastidio nei panni dell’Uomo dei Fuochi. Un personaggio senza uno scopo preciso.

Pasquale Palma nei panni di Floriano Del Gatto, fashion blogger. Oltre il tormentone, non c’è nulla.

Alessandro Bolide e il personaggio di Felice. Monologo sempliciotto sulla vita di coppia.

Dopo una gag veloce della Stella Cadente, arriva il momento di Miss Illude interpretata da Rosaria Miele. Le battute sono tutte incentrate sul suo evidente sovrappeso. Lo sketch stanca quasi subito.

Sketch veloce di Santino Caravella nei panni del venditore ambulante pugliese. Poco dopo, Elisabetta Gregoraci dà consigli alle casalinghe tanto per farle fare qualcosa…

Ivan e Cristiano nei panni degli opposti che si attraggono. Il loro sketch è rodato. Si nota un po’ più di cura nei testi rispetto ad altri comici.

Maria Bolignano nel ruolo della Milf. La comica non sfrutta nemmeno i luoghi comuni del caso.

I Due x Duo nei panni della Banda del Buco. Le battute sono generiche, adattabili a qualunque sketch o personaggio.

L’imitazione di Claudio Baglioni e Gianni Morandi di Gigi e Ross. Il testo della canzone prende in giro l’età dei due cantanti. L’imitazione non c’è, è una parodia sommaria.

Il monologo di Ciro Giustiniani diverte il pubblico ma nessuna battuta resta impressa in mente.

I Ditelo Voi nei panni dei Papà separati. L’argomento offrirebbe molti spunti. Il trio comico sfrutta quelli peggiori.

Antonio D’Ursi interpreta il personaggio del coreografo Enfisem. Era meglio Tony Figo…

Matranga & Minafo’ in una discoteca a Palermo. Ricorda uno sketch di Milani e De Santis di Colorado…

I Nerds di Made in Sud sono chiaramente i peggiori. E il bello è che sono giovani e che dovrebbero portare in teoria un po’ di aria fresca…

Marco Capretti parla di mutande. I suoi monologhi sono di una banalità sconcertante.

Le Sex and the Sud, come tanti altri loro colleghi, fanno il loro compitino senza infamia né lode.

Fabrizio Brignolo nei panni di Adam Kadmon: più serio dell’originale.

I Malincomici ritornano sul palco nei panni de Il Volo. Una battuta tremenda e se ne vanno…

Santino Caravella nel ruolo de Il Precario. Solite battute sul matrimonio…

Gabriel Garko/Gigi legge la lettera del detenuto come accaduto a Sanremo.

I Sud58 chiudono la puntata di stasera con un mash-up ardito di Est-ce que tu m’aimes e Le radici ca tieni. Fine trasmissione.