Home Serie Tv Mad Men 4, da stasera su Fx. In America la serie diventa un corso universitario

Mad Men 4, da stasera su Fx. In America la serie diventa un corso universitario

Continua l’appassionante storia degli anni ’60 americani dal punto di vista di Matthew Weiner con “Mad Men”, la cui quarta stagione andrà in onda da stasera alle 23 su Fx (canale 131 di Sky). I fatti raccontati nei nuovi episodi, in particolare, racconteranno il 1964 ed il 1965 sia attraverso le vite dei protagonisti che

pubblicato 2 Dicembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 10:40

Continua l’appassionante storia degli anni ’60 americani dal punto di vista di Matthew Weiner con “Mad Men”, la cui quarta stagione andrà in onda da stasera alle 23 su Fx (canale 131 di Sky). I fatti raccontati nei nuovi episodi, in particolare, racconteranno il 1964 ed il 1965 sia attraverso le vite dei protagonisti che attraverso i fatti che hanno coinvolto l’America.

-Attenzione: spoiler-
L’assassinio del presidente Kennedy aveva sconvolto, nella terza stagione, i protagonisti, che hanno dovuto anche affrontare ostacoli personali. Primo tra tutti, Don (Jon Hamm), alle prese col divorzio da Betty (January Jones).

Ma a preoccupare Don è anche la possibilità che la Sterling & Cooper venga venduta, ipotesi che lo porta, alle fine della terza stagione, a formare una nuova agenzia, insieme a Roger (John Slattery), Bert (Robert Morse) e Lane (Jared Harris), e nella quale lavoreranno Peggy (Elizabeth Moss), Joan (Christina Hendricks), Pete (Vincent Kartheiser), ed Harry (Rich Sommer).

Mad Men 4
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Riuscirà la nuova Sterling Cooper Draper Pryce a reggere la concorrenza, e soprattutto, riuscirà Don a risollevarsi di fronte ad un anno che lo ha portato a dei cambiamenti inaspettati? Anche questa stagione di “Mad Men”, insomma, fa scuola, anzi, diventa addirittura materiale per un corso universitario.

Alla Chicago’s Northwestern University, l’assistente di storia Michael Allen ha deciso infatti di dedicare un corso alla serie di Amc, dal nome “Consumismo e cambiamento sociale nell’America di Mad Men 1960-1965”. Un modo non solo per rivedere alcuni episodi dello show, ma anche, secondo Allen, di capire meglio la storia americana attraverso la finzione di un racconto.

“Mad Men fornisce una buona comprensione di come ha partecipato nella storie e prodotto cambiamenti a grandi linee nella politica”, ha spiegato Allen, secondo cui gli autori “hanno buone conoscenze sul periodo”. Film, letteratura, ma anche le scenografie che vediamo sono frutto di un attento lavoro, che rende merito a “Mad Men” di essere un buon rappresentante dei fatti di quegli anni.

E sebbene non sia convinto che la complessità degli eventi di allora, soprattutto da un punto di vista sociale, possa essere raccontata totalmente attraverso uno show, l’assistente è convinto di poter portare avanti il corso anche negli anni a venire “se lo show manterrà la sua alta qualità”. E, con un Emmy vinto anche quest’anno ed un pubblico in aumento (la premiere di questa stagione è stata vista da 2,9 milioni di telespettatori), il rischio non sembra esserci.



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