M, nuovo programma Rai2 di Michele Santoro: conferenza stampa
Andrà in onda su Rai2 il 22 e il 29 giugno alle ore 21.15
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11.54
La M del titolo sta per Mostro o Mistero. Nella prima puntata la domanda sarà: Hitler è una mostruosità irripetibile, la parola di un folle, un demone che non apparirà più, oppure un fenomeno che in presenza di determinate circostanze potrebbe anche ripetersi?
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11.55
M è ideato e condotto da Santoro, con la collaborazione di Alessandro Celli e Dario Buzzolan, e di Walter Molino, Francesco Priano e Maddalena Oliva.
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12.10
Dallatana: “Ho avuto l’onore di conoscere Santoro un anno fa, andammo a mangiare insieme. Mi disse una cosa fondamentale, fu un insegnamento: Rai2 deve rappresentare un senso di appartenenza”.
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12.11
Dallatana parla di “percorso innovativo” e di “artigianato di lusso” da parte di Santoro in questa stagione su Rai2.
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12.13
Dallatana: “Siamo la rete che ha tentato di recuperare i giovani, il film Robinù in onda domani va in questa direzione”
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12.14
Per M Dallatana parla di “contaminazione di generi diversi”.
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12.14
Dallatana: “Ho letto il copione, immaginare queste cose in tv… io non le ho mai viste”.
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12.15
Viene proiettato il promo.
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12.16
Santoro: “È difficile spiegare un progetto complesso, è un tentativo di fusion, di mettere insieme diversi linguaggi: cinema, teatro (in diretta) e televisione. In diretta avremo Hitler, interpretato da Andrea Tidona; non sarà un processo, ma il nostro Hitler si difenderà davanti al pubblico”.
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12.18
Santoro: “Spiegare Hitler sarebbe troppo ambizioso, voglio sollevare un interrogativo sul presente”.
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12.18
Santoro: “È un tentativo estremo e ambizioso, realizzato con i soldi che abbiamo, senza pensare a risparmi e guadagni. C’abbiamo messo più di quanto la Rai abbia messo. Noi crediamo in questo progetto”.
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12.20
Santoro: “Noi produciamo un certo tipo di tv, una tv che oggi non c’è. Noi siamo produttori indipendenti. Gli schemi americani ci stanno dominando; la Rai è servizio pubblico, cioè deve fare ciò che il mercato non riesce a fare spontaneamente”.
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12.20
Santoro: “Sono contento di mantenere un carattere di autore proibito. Camminando nei corridoi di Rai2 poco fa ho visto che ci sono immagini di tutti i programmi, ma non c’è neanche una immagine di un nostro programma, eppure noi abbiamo fatto la storia di questa rete. Questo mi colpisce, ma anche mi rende orgoglioso perché significa che noi non siamo mai stati istituzionalizzati”.
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12.22
Santoro: “Nella trasmissione sulla mafia fatta da Fazio la maratona per Libero Grassi è stata ridotta al Costanzo Show, mentre quella fu una mia idea. È stata una operazione deformante sul piano storico”.
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12.26
Santoro: “Abbiamo bisogno della Rai, di una grande Rai. Siamo sommersi dalla tendenze del mercato internazionale, non possiamo rinunciare all’unico soggetto editoriale che, in forza del canone, può sperimentare cose nuove, non spariamo come Paese”.
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12.29
Santoro: “Sky non ha più la forza di essere aggressiva sul futuro, Mediaset è sul punto di vedere se sarà venduta, solo la Rai può dare la scossa”.
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12.31
Santoro critico sulla Rai: “Prevale un sentimento di prudenza, Animali come noi, il programma di Giulia Innocenzi, è stato sacrificato, distrutto, buttato in orario non giusto per un programma così”.
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12.32
Santoro è un fiume in piena: “Sono mesi che non parlo, lasciatemi dire qualcosa ora”. Dallatana replica: “Animali come noi si è difeso comunque molto bene”.
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12.32
Santoro: “Fa specie che quelli che lavorano senza voler fare profitti vengono massacrati in maniera indegna, con le cifre di quanto guadagnano. Io non ho guadagnato neanche un euro, il mio compenso non è paragonabile a quello di Fazio, Vespa e di nessun altro”.
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12.34
Santoro si infuria: “Non volete più Santoro, ok, volete solo Freemantle, Magnolia, Endemol, Caschetto, Presta i cui contratti non verranno mai forniti all’opinione pubblica. Il 30% della produzione va assegnato ai giovani e ai produttori indipendenti”.
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12.35
Santoro evidenzia che i programmi Rai non fanno polemiche.
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12.36
Dallatana si dice infastidita dal fatto che il compenso di Santoro sia stato paragonato a quello dei dipendenti Rai perché Santoro dà alla Rai un prodotto già pronto.
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12.37
Dallatana: “Far lavorare i produttori più piccoli come dice Santoro? Sono d’accordo, la Rai deve farlo più degli altri. Poi bisogna trovare le proposte e gli slot giusti perché noi siamo servizio pubblico ma siamo anche sul mercato”.
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12.39
Dallatana: “Io so quanti soldi Santoro ha speso, qualche volta gli ho anche detto ‘guarda che qui andrai a perderci'”.
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12.39
La scenografia dello studio di M è dello Studio Castelli.
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12.40
Santoro precisa che entrambe le puntate di M saranno dedicate a Hitler.
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12.41
Santoro spiega: “nello studio di M. non agirà un pubblico come sempre vedrete nelle trasmissioni, ma ci sarà un pubblico largo che farà parte della scena e che parteciperà alla discussione”.
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12.42
In studio ci saranno degli attori che recitano in diretta. Ci saranno anche scene teatrali.
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12.42
Santoro: “Ci sarà anche una parte cinematografica (Diana Costanzo se ne occuperà) che si concentrerà sull’incesto che sarebbe potuto essere lo scandalo che però poi non scoppiò”.
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12.44
Santoro: “La difficoltà sta nel far convivere i tre piani, del teatro, del cinema e della tv; è un triplo salto mortale”.
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12.45
Santoro ancora critico sullo “schema fisso dei 4 giudici dietro un tavolo” imperante in tv.
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12.48
Santoro: “A me nessuno mi chiede di fare un programma politico in Rai, non è che io voglio confrontarmi con la storia e con la geografia. Io mi adatto alle circostanze che la vita mi offre”.
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12.49
Santoro: “Non ho la pretesa di affrontare il fenomeno Hitler da storico. Lo affronto con una carica di provocazione moderna. Al contrario di altri non ho risorse per fare un numero zero e così lo metto direttamente in onda”.
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12.50
Santoro: “Occuparsi di Grillo non avrebbe senso, perché lui si rappresenta bene da solo, anche se in maniera poco varia. Vedere un Grillo finto che recita la sua parte, come al Bagaglino, non mi piace”.
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12.51
Rizzelli, capostruttura Rai2: “M è un programma da vedere col taccuino affianco, ci sono tanti spunti e riflessioni”.
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12.54
Rizzelli: “Ci sarà un’intervista a Hitler, le sue risposte sono sempre un virgolettato, c’è una ricerca filologica. Se fosse stato vivo oggi, Hitler avrebbe risposto così”.
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12.55
Sul tetto ai compensi Rai, Santoro: “In Rai le risorse vanno in minima parte per il prodotto, questo è il primo problema strutturale in Rai. Il vero problema per il dg è in che modo spostare verso il prodotto una maggior quota delle risorse. I compensi delle star sono una parte infinitesimale di questo ragionamento, sono gossip”.
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12.57
Santoro: “Il problema è che oggi la Rai non sente il morso sulle spalle di Mediaset, che c’ha talmente tanti problemi… anche Sky, finge di stare sempre bene, ma ha gli stessi problemi”.
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12.58
Santoro: “il problema non sono i compensi delle star, ma i costi reali industriali dei programmi”.
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12.59
Santoro: “Sono d’accordo con Vespa: le distinzioni tra artisti e giornalisti sono ridicole”.
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13.00
Santoro: “Quando scrivere che una serata di Sanremo è costata tot, avete verificato che sia il vero costo reale di quella serata? O forse c’è solo il costo degli ingaggi degli artisti”.
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13.01
Santoro insiste: “Ok, Clerici, Fazio li paghiamo tutti 1 euro. Ma poi cosa abbiamo risolto? Non sta lì il problema!”.
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13.01
Santoro precisa di non voler rilasciare dichiarazioni a fine conferenza.
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13.01
Finisce la conferenza.
Sta per iniziare nella sede Rai di Viale Mazzini la conferenza stampa di presentazione di M, il nuovo format “sperimentale” di Michele Santoro in onda su Rai2 il 22 e il 29 giugno alle ore 21.15.
Previsti gli interventi di Ilaria Dallatana (Direttore Rai2), Michele Santoro e di Stefano Rizzelli (Capostruttura Rai2). Blogo seguirà l’incontro in liveblogging.
Da segnalare che domani, giovedì 15, Rai2 in prima serata trasmetterà Robinù, il film sui baby boss di Camorra di Michele Santoro con Maddalena Oliva e Micaela Farrocco.