M di Michele Santoro | Puntata 24 maggio 2018
M, la terza puntata del programma di e con Michele Santoro
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21.05
Inizia la puntata.
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21.32
Arlati racconta che “la nostra indagine che ci portò alla scoperta del covo di via Monte Nevoso nacque con il ritrovamento di un borsello, dimenticato da un brigatista”.
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21.38
Si passa alla parte teatrale del programma. Il maresciallo Candela racconta i suoi rapporti con il generale Dalla Chiesa.
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21.46
Santoro: “Come faceva Pecorelli a sapere che il memoriale di Moro era incompleto?” Riparte da fiction.
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22.02
La scena dell’uccisione di Mister X, la fonte di Pecorelli, l’agente dei Servizi che ha aiutato il giornalista a scoprire la verità su Moro.
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22.13
Buscetta: “Quando Falcone è saltato in aria a Capaci ho perso il mio faro. Mi interrogò per tre mesi, ogni giorno. Ci capivamo senza parlare”.
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22.19
Parola alla Chirico, quindi alla Rosati.
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22.30
Molino racconta i misteri sulla morte di Dalla Chiesa dalla cassaforte svuotata alla valigetta con i documenti sparita.
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22.35
Ilaria Moroni: “Non credo assolutamente nella distruzione dei documenti originali di Aldo Moro. I documenti sono un’arma di ricatto formidabile”.
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22.50
Si torna al teatro in studio, Santoro intervista Cossiga.
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22.59
Molino rivela l’esistenza di una carta depositata nella commissione antimafia, subito secretata: “Parlando di massoneria, Scarpinato ha fatto il nome di chi avrebbe ucciso Dalla Chiesa. La notizia arrivava da un collaboratore di giustizia. Sarebbe Francesco Cosentino, ex deputato della Dc”.
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23.04
Grassi: “In un armadio della Digos i consulenti della Commissione Moro trovano i nomi di Gladio. La cosa inspiegabile è che quelle carte stavano nel
faldone Moro. Questo poteva significare che Moro, nel 1978, ha già parlato di Gladio. Oppure che nel covo delle Br possano essere entrate, dall’esterno, le liste di Gladio”. -
23.10
Santoro sottolinea la differenza di statura della classe politica dell’epoca con quella odierna: “Oggi dobbiamo controllare se un avvocato ha fatto davvero un master”.
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23.11
Santoro torna da Buscetta, convinto che Pecorelli fu ucciso per fare un favore ad Andreotti.
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23.14
Buscetta: “Cosa Nostra mi ha condannato a morte, sono l’infame e il traditore. Ma non ho parlato per vendetta. Ho parlato perché la mafia in cui sono cresciuto è finita per sempre”.
Stasera su Rai3 in prima serata andrà in onda la terza delle quattro nuove puntate di M, il programma di e con Michele Santoro. Su TvBlog il liveblogging a partire dalle ore 21.05. Il format intreccia il docu-drama in forma di fiction con il teatro in diretta e l’approfondimento giornalistico.
M è un programma di Michele Santoro con la collaborazione di Dario Buzzolan, Alessandro Celli, Walter Molino, Francesco Priano, Giuseppe Rolli e Guido Ruotolo. Regia di Alessandro Renna. Direttore della fotografia Riccardo Topazio. Progetto scenografico Studio Castelli. Progetto grafico Valentina Pallagrosi. Scenografo Alessandro Carletto. Produttore esecutivo Zerostudio’s Sabina de Domincis. Produttore esecutivo Rai Patrizia Vacchio.
M su Rai3 | Anticipazioni e ospiti puntata 24 maggio 2018
Protagonista della terza puntata sarà Tommaso Buscetta, che rivivrà in studio nell’interpretazione di Claudio Castrogiovanni. In scena appariranno, tra gli altri, Remo Girone nel ruolo di Giulio Andreotti, Gaetano Aronica nel ruolo di Aldo Moro, Diego Verdegiglio nel ruolo di Francesco Cossiga, Paolo Briguglia nel ruolo del capo delle Brigate Rosse Mario Moretti, Fabrizio Buompastore nel ruolo del maresciallo Angelo Incandela e Roberto Accornero nel ruolo dell’impresario Ezio Radaelli.
Filo conduttore della fiction sarà la vicenda di Mino Pecorelli, direttore di OP-Osservatore Politico, interpretato da Carmelo Galati. Accanto a lui Antonietta Bello nel ruolo di Silvia, una giovane giornalista che indaga sui misteri del caso Moro; Christian Burruano nel ruolo del falsario Tony Chichiarelli e Giuseppe Antignati nel ruolo di Mister X. Al centro del racconto della terza puntata i misteri connessi al memoriale di Aldo Moro ritrovato nel covo milanese delle Br di via Monte Nevoso. Il memoriale diventerà il centro del lavoro d’inchiesta di Pecorelli, convinto che qualcuno abbia tramato per occultare parte delle carte di Moro, sottraendone le parti più esplosive. La sua vicenda s’intreccerà con quella del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, alla ricerca di una verità indicibile e che minaccia la vita dello Stato e di quanti provano a portarla alla luce.
In studio la vicenda rivivrà come se si stesse svolgendo in tempo reale e al pubblico a casa verrà chiesto di interagire per misurare come è mutata la sensibilità rispetto ai temi che allora divisero l’opinione pubblica. Questa settimana la domanda chiave sarà la seguente: dietro la morte di Mino Pecorelli c’è un segreto di Stato? Nella gestione del memoriale Giulio Andreotti ha tutelato il proprio interesse o quello delle istituzioni?
Ospite della terza puntata sarà un testimone d’eccezione: l’ex capitano Roberto Arlati, che guidò il blitz di via Monte Nevoso del 1 ottobre del 1978 alla testa del reparto speciale antiterrorismo dei Carabinieri. A loro fianco la squadra di commentatori composta da Marco Damilano, Ilaria Moroni, Lanfranco Pace, Annalisa Chirico e Sara Rosati.