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M di Michele Santoro: ospiti e anticipazioni seconda puntata 29 giugno 2017

Stasera su Rai2 la seconda e ultima puntata del format sperimentale di Michele Santoro

pubblicato 29 Giugno 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 08:16

Torna stasera, giovedi 29 giugno 2017, alle 21.15 circa su Rai2, il nuovo format sperimentale di Michele Santoro, dal titolo M. La domanda al centro della seconda (e ultima) puntata, dedicata sempre alla figura di Adolf Hitler, resta: Hitler è stato un fenomeno unico irripetibile oppure in futuro potranno esserci personaggi paragonabili a lui?

L’interrogativo, lanciato in diretta come sondaggio su Facebook, e a cui hanno già riposto in diverse migliaia di utenti nel corso della settimana – confermando l’interessa social del tema, e il dato positivo dell’ascolto dei giovani tra i 20 e i 24 anni (attorno al 9% di share, il doppio rispetto alla media rimasta sotto il 5%) che hanno seguito settimana scorsa la prima puntata – al momento vede il 64% dei votanti esprimersi sulla ripetibilità del fenomeno Hitler mentre per il 44% era e resta un unicum nella storia.

Gli ospiti della seconda puntata sono lo storico Emilio Gentile, considerato a livello internazionale tra i massimi esperti nello studio dei regimi totalitari e del rapporto tra il capo e la folla, la filosofa Donatella Di Cesare, che a lungo si è interrogata sulla Shoah e lo scrittore Giuseppe Genna (già presente 7 giorni fa).

Era o non era evitabile l’ascesa del Fuhrer? E, ancora, si trattava di uno psicopatico o di un uomo politico che ha agito con strategia e razionalità per rendere grande la Germania? Come è stato possibile l’orrore della Shoah? E, a proposito di disumanizzazione del nemico, quanto è stato centrale nella propaganda nazista il tema della cittadinanza basata sullo ius sanguinis?

Al centro della fiction, di cui si vedrà la seconda e ultima puntata, le indagini sulla morte di Geli Raubal, nipote del Fuhrer, interpretata dall’attrice Verdiana Costanzo. Geli si tolse la vita o fu uccisa? E se fosse stato Hitler a ucciderla o a farla uccidere, la storia sarebbe stata diversa?

Michele SantoroRai 2