M – Il figlio del Secolo: Zurzolo, Nemolato e Bruno “Ricerca e lavoro con il regista per prepararci ai nostri ruoli”
I tre attori ci hanno raccontato il loro modo di avvicinarsi alle figure di Italo Balbo, Giacomo Matteotti e del Re Vittorio Emanuele III
M. non sarebbe diventato Il Figlio del Secolo senza tutte le persone che lo hanno circondato, aiutato, supportato ma anche tentato di ostacolare. La miniserie disponibile su Sky e NOW dal 10 gennaio 2025 ci mostra anche le reazioni di chi gravitava intorno a Mussolini di chi ne ha subito il fascino e di chi ne ha subito i soprusi pagando in prima persona le conseguenze della sua ascesa. Durante la presentazione della serie M-Il figlio del secolo abbiamo incontrato Lorenzo Zurzolo che interpreta Italo Balco, Vincenzo Nemolato che è il Re Vittorio Emanuele III e Gaetano Bruno che è Giacomo Matteotti.
“Ho cercato di rendere Italo il più possibile fedele alla sceneggiatura ma mi sono anche documentato a lungo, leggendo i libri dedicati alla figura di Balbo” ha raccontato Lorenzo Zurzolo che ha sottolineato l’importanza del lavoro fatto con Joe Wright: “Ero circondato da una squadra eccezionale”. Per Gaetano Bruno l’aspetto più complesso è stato andare oltre i dettagliati libri di Matteotti in cui spesso si perdeva in dati, bilanci e analisi tecniche: “Mi sono fidato della sceneggiatura e di quello che volevo far passare del personaggio, la sua umanità e il suo forte senso dello stato e delle istituzioni”.
“Mi sono documentato per capire il lato umano di Re Vittorio” ha detto Vincenzo Nemolato evidenziando come il tentativo fosse quello di “mitigare il mio giudizio personale sulla sua storia per dimenticarmi il giudizio che anche la storia dava su di lui. Ho cercato quindi biografie che si dedicassero più sugli aneddoti soprattutto sull’infanzia che sui fatti. Ho trovato un libro con i suoi primi disegni, per esempio. Questo mi ha portato a provare empatia verso di lui, tenerezza verso un uomo che non voleva essere re“.
Guardando la serie di Sky e NOW M – Il Figlio del secolo sono interessanti le interazioni tra Italo Balbo e Mussolini ma soprattutto le facce, le reazioni che Italo fa durante i loro incontri. “Insieme a Joe Wright abbiamo provato a capire qual era davvero il rapporto che Balbo aveva con Mussolini. Era un ragazzo molto seduttivo che piaceva al popolo ma anche agli altri fascisti, per questo con M c’era una solta di invidia reciproca“.
Matteotti in qualche modo era l’unico ero positivo in un mondo popolato da personaggi negativi e distruttivi, l’unico coraggioso in un parlamento di pavidi, questo aspetto poteva essere un vantaggio e uno svantaggio allo stesso tempo per un attore. “Mi sono avvicinato in punta di piedi per provare a scandagliare l’anima del personaggio. Avere la possibilità di una figura che ha tentato di tenere dritto il timone di un’Italia che stava perdendo la barra è stato affascinante”.