L’ultima Domenica In di Pippo Baudo: “E’ stato bello. Buona fortuna”. Ospiti Renato Zero e Luciano De Crescenzo

TvBlog segue in tempo reale un’ultima puntata storica: quella dell’addio di Pippo Baudo a Domenica In. Il presentatore verrà risarcito con nuove prime serate (da uno speciale sull’Unità di Italia a un talk sui fatti di cronaca), ma se pensiamo ai risultati del suo ultimo Serata d’onore il timore è di non rivederlo così spesso, rispetto all’appuntamento fisso degli ultimi anni. Al suo posto l’anno prossimo subentrerà Lorella Cuccarini, altra conduttrice “di qualità” che ha avuto Baudo come mentore.

Anziché fare i coccodrilli a posteriori, è bene non sottovalutare la portata di questo “voltare pagina” professionale, che cercheremo di giudicare con onestà e senza retorica. Pippo Baudo è la storia della televisione italiana, ma negli ultimi anni troppi sbadigli ci hanno impedito di guardare una puntata intera di Domenica In.

Ricordiamo che, quando Baudo è tornato in grande stile su RaiUno – per riprendersi Domenica In nella versione Ieri oggi e domani – l’hanno riaccolto a braccia aperte più di 6.000.000 di spettatori, preferendogli lo strapagato Paolo Bonolis, appena passato a Mediaset per la sfida telecalcistica di Serie A. Dopo l’overdose da reality, la professionalità di lungo corso tornò a farsi riconoscere e apprezzare sulla prima rete di stato (che allora vedeva in Pippo un forte traino del Tg1 in access).

Poi via via, stagione dopo stagione, la compiutezza di quel format è venuta meno e il presidio domenicale del mitico Pippo nazionale si è trasformato in un rito stanco, al punto da essere prima sostituito in access dall’Eredità e poi “retrocesso” quest’anno alle 16.30. Delle sue ultime Domenica In, sinceramente, ricorderemo solo le tante markette a Montesano e company (che, per carità, ce ne fossero), miste al tentativo di sperimentare una serie di format “nuovi”, poi archiviati subito per scarsa presa sul pubblico.

Domenica In: ultima puntata 9 maggio 2010

Baudo ha provato a dar lustro a giovani musicisti in erba, ha lanciato quest’anno un suo talent show con ingredienti di game, rivelatosi poco riuscito su entrambi i fronti, si è aperto per un attimo al confronto interattivo con i lettori, in una rubrica di critica televisiva che ha avuto vita brevissima. Il suo Sette Giorni, insomma, si è rivelato un momento di tv passatista spiccatamente fuori dal tempo. Eppure, pensare al nuovo che avanza desta ancora più preoccupazione, visti i tempi che corrono.

Ospite speciale della puntata in onda è Renato Zero, che riassume in modo significativo il senso della presenza televisiva di Pippo Baudo:

“Questo signore ha segnato tutte le nostre stagioni, dalle Domeniche In agli appuntamenti di Sanremo. La classe lo ha distinto per merito e per grande determinazione. A fare la televisione ci vuole coraggio, attenzione e molto rispetto. Spero tanto che il Signore conceda a questo grande professionista di essere ancora con noi, per far sì che la qualità di questo mezzo non venga mai meno”.

Luciano De Crescenzo, altro ospite di lustro della puntata, ha dichiarato:

“Voi vi rendete conto di quello che ha fatto Pippo per far leggere la gente?”

Il momento più imbarazzante è quello che vede la miracolata Sofia Bruscoli ammettere di essersela presa, per non aver mai ricevuto una rosa rossa da Pippo. Il presentatore, allora, le regala un mazzo di 32 rose, tante quante le puntate. La Bruscoli, insignificante come poche, deve già ringraziare di poter vantare un’esperienza simile nel suo curriculum.

Per l’occasione arriva anche Valeria Marini, padrona di casa tutto l’anno dell’omonimo salotto all’interno della trasmissione. I tre richiamano Renato Zero e fanno con lui un bel brindisi “alla favola nostra”. Ma in Rai non era impedita l’assunzione di alcolici in video? Ai tempi delle Invasioni la Bignardi ha sempre detto di poter bersi una birra solo su La7…

Baudo non poteva che chiudere con un augurio semplicemente commosso:

“E’ stato bello. Buona fortuna a tutti”.