Home Notizie Lucky Ladies, il finale di stagione è la resa dei conti. Ci sarà una seconda serie?

Lucky Ladies, il finale di stagione è la resa dei conti. Ci sarà una seconda serie?

L’ultima puntata di Lucky Ladies, il docureality di FoxLife.

pubblicato 5 Agosto 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 12:05

Lucky Ladies, il docureality prodotto da FremantleMedia per FoxLife (Sky, canale 114) sull’alta borghesia napoletana al femminile, con la puntata di questa sera mercoledì 5 agosto 2015 è arrivato al finale di stagione. Dieci sono stati gli episodi di questa prima serie in cui le 5 protagoniste Gabrielle Deleuze, Annalaura Di Luggo, Francesca Frendo, Carla Travierso, Flora Nappi e la voce narrante Alessandra Rubinacci hanno raccontato e mostrato il loro stile di vita, l’attività lavorativa, la famiglie e le passioni, e la risposta del pubblico è stata un crescendo, soprattutto sui social.

Messe da parte le iniziali riserve su un programma che credevo funzionale all’ostentazione del benessere di un determinato ceto sociale della mia città, la serie si è rivelata presto un ottimo passatempo nel desolante e vuoto panorama televisivo estivo. Un pizzico di trash qui, un piccolo spunto lì, i 50 minuti della puntata scorrevano via piacevolmente. Guardandolo per quello che è, un po’ reality un po’ (anzi abbastanza) fiction, Lucky Ladies ha inaugurato un nuovo genere di programmazione per la rete di Sky che, più o meno sullo stesso filone narrativo, in autunno proporrà Il contadino cerca moglie (condotto da Simona Ventura). Ne vien fuori una Napoli glamour e patinata, tra aperitivi e vernissage, ma il tutto è presto smorzato da amicizie e liti che fanno tanto ‘comuni mortali’.

Ma veniamo alle mattatrici di questa prima serie: come ne escono da questo format? Senza dubbio un gruppo di 6 caratteri totalmente diversi che ha divertito il pubblico sia per le dinamiche intestine (con una buona dose di liti) sia per l’interazione con soggetti “esterni”. Gabrielle, nata a Panama e napoletana d’adozione, ha riscosso i maggiori favori della rete: schietta, talvolta quasi brutale nella sua sincerità, è stata apprezzata proprio per la sua capacità di essere senza filtri. Carla, l’artistica romantica, un po’ musona, ha vissuto una metamorfosi: dopo le prime puntate in cui ha lasciato trasparire una parte melanconica, ha saputo poi lasciarsi andare. Farà davvero un bambino con l’amico Paolo? Francesca, grintosa e tenace, la classica donna “concreta” con i piedi per terra che si è concessa, all’interno della serie, di sognare ancora nonostante una brillante carriera di architetto: creare una collezione di moda. Annalaura, un concentrato di brio e simpatia: i siparietti con Olindo (suo compagno), le trovate estrose (presentarsi ad una grigliata vestita da maialino), unitamente a momenti più seri (il progetto Vivintocore e la sua visione della fede), hanno fatto di lei un personaggio decisamente amabile. La classica invitata che saprebbe animarti una festa. Tra queste quattro pare sia nata una vera amicizia, come testimoniano le foto social in cui appaiono unitissime. Poi Flora, l’avvocato matrimonialista. In Lucky Ladies è apparsa sempre un po’ sulle sue, poco propensa a mettersi in gioco in toto e decisamente per nulla accomodante: questo da casa si è percepito e l’isolamento dal gruppo non ha migliorato le cose. Infine la voce narrante, Alessandra, caciarona e “inciuciona”, ha mostrato quello che di questo programma non mi sarebbe piaciuto vedere (nonché fonte delle mie riserve): l’ostentazione dell’effimero, senza alcuno spunto di racconto.

Nell’ultima puntata di questa sera la Rubinacci è stata al centro di un vero e proprio processo da parte delle amiche che hanno deciso di ridimensionare il suo ego. Inoltre abbiamo assistito anche alla resa dei conti tra Gabrielle e Flora che, per tutta la durata del docureality, non si sono risparmiate in liti e “apprezzamenti” reciproci. Ma, come ha sottolineato Carla “tutto è finito a tarallucci e vino”, perché alla fine dei conti si tratta pur sempre di un programma televisivo.

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Ma la domanda che ora attanaglia tutti i telespettatori è: ci sarà una seconda stagione? Al momento non si conoscono ancora le sorti di questa docufiction. La Rubinacci, in una recente intervista a Panorama, sul punto ha dichiarato:

Non ne ho idea. Decideranno Fox e Freemantle. Nel caso, io la farei solo se ci fossero le condizioni per divertirsi com’è stato per la prima serie. Ma mi pare che le cose siano state prese troppo seriamente e questo mi farebbe tirare indietro. Io amo ridere e “pazziare” e le cose serie me le vivo nel quotidiano. Il vero lusso per me è il divertimento.

Noi, amanti della tv leggera, ce lo auguriamo..