Lucio Dalla: “Sanremo peggiore di sempre e ostaggio di Celentano”
Il cantante, in gara come “guest” con Pierdavide Carone, spara a zero su Sanremo e sulla giuria demoscopica.
Lucio Dalla si unisce a Victoria Cabello e critica ferocemente il Festival di Sanremo. Non si può certamente dire che il cantante bolognese abbia peli sulla lingua: Gianni Morandi è notoriamente suo amico e lui, anche se nel ruolo di semplice “guest” di Pierdavide Carone, è tutt’ora impegnato nella kermesse canora dopo il ripescaggio della canzone “Nanì” arrivato ieri. Nonostante questo il suo giudizio sul Festival è assolutamente tranchant, durissimo, con un chiarissimo riferimento alla performance di Adriano Celentano (il vero grande evento, consumatosi nella prima serata):
Non credo ci sia mai stato un Sanremo peggiore. Non perché la canzone di Pierdavide Carone è stata subito eliminata dalla giuria demoscopica, ma è inusuale un cantante che s’improvvisa sociologo e per cinquanta minuti tiene in ostaggio l’Ariston quando farebbe bene a cantare e basta.
Un’autentica bordata, ma non basta perché nella confusione di sistemi di votazione che “non funzionano”, regolamenti che cambiano e gare sospese le sue critiche riguardano anche la famigerata giuria demoscopica:
Ma quale giuria di qualità? Ma li ha visti? Tutti appollaiati lì a far caciara, con l’ansia di apparire in video. È una giuria fatiscente, in grado di esprimere giudizi sulla festa di piazza che è diventata Sanremo, non certo sulla qualità delle canzoni.
La responsabilità è dunque di chi ha scelto i giudici, ma anche di chi ha reso il Festival tutt’altro che una seriosa gara per scegliere la canzone più bella.