Lucilla Agosti conduce Mistero e torna a parlare di Distretto, Isola dei famosi e Academy
La 34enne torna alla conduzione dopo aver collezionato una serie di flop. “Non è ancora arrivato il momento giusto per me”.
Lucilla Agosti è la novità, già annunciata, di Mistero, che torna in onda mercoledì 9 gennaio in prima serata su Italia 1. Al fianco della 34enne conduttrice confermati Jane Alexander, Marco Berry, Daniele Bossari, Andrea Pinketts e Nicole Pelizzari. L’ex veejay di All Music, che sostituisce alla conduzione Paola Barale, trasferitasi ormai all’estero, a Libero spiega di non avere con lei particolari affinità e di aver accettato la proposta di Mistero perché curiosa anche se non credulona. La parte più interessante dell’intervista realizzata da Lorenza Sebastiani è però quella in cui la Agosti ripercorre il suo recente passato televisivo. Del quale salva Distretto di Polizia, “che è stata un’esperienza di grande crescita personale, anche dal punto di vista umano“.
Meno positivo il ricordo dell’avventura a L’isola dei famosi come opinionista:
Per me fare l’opinionista è stato complesso, perché sei costretto a ritagliarti uno spazio, a dire le cose in modo rapido e ficcante. Non so se quest’anno lo avrei rifatto. Magari cambiando qualcosa in me, forte dell’esperienza precedente.
Partecipazione al reality show di Rai 2 che fu dettata da “una libera scelta” e che quindi non fu vincolata da nessun obbligo contrattuale, magari legato al precedente (fallimentare) impegno in Rai con Academy. A proposito del quale la Agosti precisa:
A parte il posizionamento non strategico, credo sia stato tolto troppo velocemente. Tutti i talent hanno bisogno di fidelizzare lo spettatore. Poi gli ascolti della puntata del sabato andavano anche discretamente bene. Il daytime poteva aver bisogno di qualche modifica, certo, ma poteva essere tutelato. Quell’anno, inoltre, in Rai ci sono stati cambi di dirigenza e il progetto si è fermato. (…) Non gli è stata data quella possibilità in più, magari sarebbe bastato solo un altro anno di programmazione. Lo stesso X Factor, che ora è quel che è, inizialmente non aveva dato gli ascolti sperati. Il secondo anno è sbocciato. Ma non è certo colpa della Rai. Semplicemente il nostro lavoro consiste nel trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Che per me, forse, deve ancora arrivare.
Ammissione sincera per una conduttrice di belle speranze che però nella tv generalista ha collezionato più flop che successi.
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