Luciana Littizzetto: “Farò Sanremo nell’accezione più classica”. Come Panariello?
La comica di Che tempo che fa vuole “moderarsi” sul palco dell’Ariston. Scelta voluta o l’hanno costretta?
Litti, tu quoque? Anche la comica più dissacrante della tv sta per commettere uno sbaglio di cui potrebbe pentirsi amaramente. Sempre che non sia la Rai ad averla invitata a “moderarsi” sul palco dell’Ariston, dopo lo sparaucchio di Celentano contro Avvenire.
Il volto peperino di Che tempo che fa annuncia, nell’intervista-copertina di Tv Sorrisi e Canzoni, che al Festival di Sanremo non intende fare danni:
“Da me non aspettatevi niente. Ho già baciato Baudo a Sanremo. Cosa mi resta da fare? Posso fare l’amore con il maestro Peppe Vessicchio? Fabio vuole che io faccia la perfettina, che faccia Sanremo nell’accezione più classica. E non ha torto. Non puoi andare a Sanremo con l’atteggiamento di chi vorrebbe essere altrove, altrimenti te ne stai a casa tua. La scommessa è questa, tanto che mia zia mi ha detto: ‘Secondo me non sei la persona adatta’. Sarà difficile ma divertente”.
Eccone un’altra, intimorita dalla nomea sanremese, che rischia di snaturarsi. Non ha insegnato niente alla Littizzetto l’errore madornale di Giorgio Panariello, che al suo Festival si negò talmente come comico da collezionare un flop? A lui ha giocato l’esilio dalla Rai per molto tempo.
Il comico toscano, allora, poteva essere giustificato per il fatto che era il vero conduttore, mentre il ruolo della Littizzetto dovrebbe essere quello di spalla leggera (di un Fazio già serioso di suo). La forza di Rocco Papaleo, l’anno scorso, fu proprio quella di “svegliare” Gianni Morandi.
La comica risponde tra le righe anche alla polemica per il suo monologo anti-Carmen Russo:
“Ogni argomento, purtroppo, riesce a essere letto sempre in maniera distorta. Paradossalmente si incavolano più quando parlo di gossip che quando affronto argomenti politici. Se prendi in giro una categoria tutte le altre ridono. Tranne quando poi tocca a loro, s’ intende”.
Quanto al suo futuro professionale, Lucianina dice di non pensare a un one woman show tutto suo, perché “non sono eclettica come Crozza, sono molto distruttiva. E se fai una cosa da sola, la distruzione diventa autolesionismo”. Le piacerebbe, in compenso, condurre un programma sull’arte moderna.
Ogni tanto dice che le vien voglia di ritirar fuori i suo personaggi, “poi però mi rendo conto che da Fabio non vanno bene e sono troppo legati a Mai dire gol. Oggi mi pare che non ci sia posto in tv per queste cose. L’unico che ci riesce è Crozza, ma perché fa se stesso e si modula in tutti i modi. E poi c’è la roba tipo Zelig o Colorado, ma mi sembra lontana da me in questo momento”.
Per ora la Littizzetto è impegnata nell’ascoltare le canzoni di Sanremo, non immaginando che “alla quarta canzone avrei cominciato a manifestare i primi scricchiolii”. Supervisore di tutto, insieme a Fazio, è Mauro Pagani.
Inoltre, l’attrice comincerà a girare il sequel della fiction di RaiUno Fuoriclasse a maggio.