Luca Telese inviato a Domenica Live, è polemica su Twitter: “Chi disprezza compra. La D’Urso è una collega”
Luca Telese risponde su Twitter a chi gli ha detto di essere caduto in basso, per il collegamento con Barbara D’Urso
UPDATE: Pronta la risposta della D’Urso su Twitter a Telese, dopo il caso odierno.
@lucatelese E come ho già detto l altra volta… Onorata di averti avuto in onda da me.. Anche se per poco..
— Barbara d'Urso (@carmelitadurso) September 29, 2013
Che tutti i giornalisti di Mediaset, prima o poi, debbano capitolare alla corte di Barbara D’Urso è usanza obbligata. E’ successo anche ai più insospettabili come Gianluigi Nuzzi per presentare Quarto grado, mentre suoi fedelissimi sono sempre stati Salvo Sottile, Paolo Del Debbio e Paolo Liguori. Quest’ultimo, già dall’inizio di Pomeriggio Cinque, è stato confermato come suo inviato (il che fa sorridere, se pensiamo a un Direttore di lungo corso).
Oggi ha, invece, lasciato ben più perplessi vedere Luca Telese, giornalista reduce dagli ambienti radical chic di La7 e de Il Fatto Quotidiano, fare l’inviato di Domenica Live. In realtà si è trattato di un breve collegamento da Palazzo Chigi per lanciare la puntata di Matrix di martedì. Ma una cosa simile ha assunto, comunque, dei contorni surreali, che hanno dato adito a polemiche su Twitter.
Telese ha così risposto a chi gli ha chiesto se non si vergognasse a collegarsi con la D’Urso, partendo dal presupposto che il pubblico di Domenica Live sia composto da detrattori:
Siete tutti incollati davanti alla D'Urso, la domenica pomeriggio? Bene, bene… Chi disprezza compra.
— Luca Telese (@lucatelese) September 29, 2013
“Siete tutti incollati davanti alla D’Urso, la domenica pomeriggio? Bene, bene… Chi disprezza compra”.
Ha, quindi, difeso manco a dirlo la sua scelta aziendalista:
“Cosa ci sarebbe di cui vergognarsi? E’ normale intervenire nei programmi della stessa rete. Sono andato anche nei contenitori di lasette. Penso che si stia dando un valore eccessivo ad un collegamento di trenta secondi. Poi sono anche stato ospite l’anno scorso. Andavo ospite anche quando ero al Fatto. Accetto volentieri l’invito di una collega. io lavoro per Matrix. E vado ospite dove mi pare, da anni, fregandomene degli ayatollah”.
Come sarà felice Barbarella di essere considerata a tutti gli effetti una giornalista. Telese ha continuato a difendere la sua reputazione giornalistica dalle accuse di “essere caduto in basso”:
“I principi sono una cosa seria e comportano ben altre scelte. Tendenzialmente predico poco. Io non sputo mai. Ho solo una maniera di vedere le cose. Sono anni che mi misuro con ogni tipo di intolleranza: non ho colore. Se c’è uno che non ha larghe intese sono io. Inciucio zero. Sono vent’anni che non cambio una virgola di come sono. Io da In onda a Matrix non ho cambiato una virgola”.
Una bella lezione di giornalismo quella di Telese, che ci insegna la capacità di apertura a tutti i contesti, ma restando se stessi. Ovviamente siamo ironici, visto che lui e Liguori nella finestrella dell’rvm, in una rete come Canale5, facevano un po’ velini.