Luca Calvani: “Da Simona Ventura mi aspettavo di più”
Pensavate che Luca Calvani avesse seminato le sue tracce? E invece vi sbagliavate. Il vincitore dell’Isola dei Famosi 4 ha vissuto un anno di vero e proprio black out ma ora è pronto a rigettarsi nella mischia. Niente Incantesimo o divisa da apprendista Carabiniere della recitazione per lui: l’ex naufrago ha girato pochi mesi fa
Pensavate che Luca Calvani avesse seminato le sue tracce? E invece vi sbagliavate. Il vincitore dell’Isola dei Famosi 4 ha vissuto un anno di vero e proprio black out ma ora è pronto a rigettarsi nella mischia. Niente Incantesimo o divisa da apprendista Carabiniere della recitazione per lui: l’ex naufrago ha girato pochi mesi fa per la rete ammiraglia Rai Il commissario Manara, mentre ora sta lavorando sul set di un Tv movie intitolato Questo è amore, che andrà in onda dopo l’estate su Raiuno (con Stefania Rocca, Neri Marcorè, regia di Riccardo Milani).
Il giovane attore, per di più, è riuscito in questi mesi ad entrare nel cast di The International, il nuovo film del tedesco Tom Tykwer, il regista di Lola corre, con Clive Owen e Naomi Watts. Si tratta di un piccolo ruolo, ma lui ne va molto fiero perché il regista non l’aveva preso per il suo film precedente, Heaven, con Cate Blanchett, ma si era segnato il suo nome sull’agenda. Dopo, sul set di The International, gli ha raccontato di averlo precedentemente scartato per via della sua scarsa compatibilità con la parte di un ragazzo vergine. Calvani si è ampiamente vantato della visibilità cinematografica ricevuta su un’intervista rilasciata a Vanity Fair:
“Non potevo crederci quando Beatrice Kruger, la mitica responsabile del cast, mi ha convocato. Aspettavo una sua telefonata da anni. Strano ma vero, interpreto il figlio di un tale che si chiama ‘Luca Calvini’, personaggio interpretato da Luca Barbareschi. E’ stato emozionante perché… forse non dovrei dirlo… in Italia mi è capitato di lavorare con registi che la sera, incontrati al ristorante, facevano finta di non riconoscermi. Tykwer, invece, che aveva già due superstar da coccolare, mi ha seguito tantissimo. Per non parlare di Clive Owen, che è rimasto con me tutto il tempo necessario per darmi le battute”.
Peccato che non possa dire lo stesso della sua trash-pigmaliona televisiva, che lo ha letteralmente abbandonato a se stesso una volta non avuto più bisogno di lui:
“Simona è intelligentissima, capisce tutto al volo, ma umanamente da lei mi aspettavo di più. Pensavo che avrebbe avuto più attenzione nei miei confronti, invece si è fatta sentire solo quando aveva bisogno di me in trasmissione. Non volevo diventare un ospite professionista della tv, non avevo più niente da dire nelle interviste e preferivo starmene un po’ per conto mio. Così sono sparito”.
Tra gli altri episodi curiosi di quest’ultimo anno, Luca ha raccontato di aver posato come modello per una statua. In autunno è stato due volte a New York nello studio della scultrice iperrealista Carol Feuerman, una star della pop art internazionale:
“Mi ha messo in posa come un sovrano, seduto su un trono, vestito solo con un paio di jeans. Poi mi ha fatto un calco in silicone e un altro in gesso e garza. Prima, però, mi ha riempito dalla testa ai piedi di gel e colla liquida. Sono stato così per ore”.
Calvani, insomma, ci insegna che si può decidere quando far spegnere i riflettori e non farsi paparazzare. A costo di farsi ritenere “caduti nel dimenticatoio”, quando magari si lavora comunque e con più serietà di prima:
“Oggi posso dire di essere tornato quello di una volta, forse un po’ più maturo. Dopo quell’esperienza così forte, pensavo di essere diventato un altro. Il personaggio che mi avevano incollato addosso, quello del martire tenebroso, non mi apparteneva, ma per un po’ ho dovuto farci i conti. Comunque, mi è andata bene, nonostante la popolarità sia un tritacarne. In quei mesi ho fatto bene a non accettare soldi e regali facili, perché così avrei perso il senso delle cose importanti. Oggi sono sereno”.
Tanti auguri al bonazzo di turno che si è dato alla glam life, ritornando ai tempi del cameo cosmopolita in Sex and The City e delle sfilate in passerella. Dopotutto, sempre meglio che posare tutte le settimane per Di Più.