L’oro di Scampia, anteprima a Napoli per il film-tv sullo sport che combatte la camorra. Gianni Maddaloni: “E’ la risposta a Gomorra”
A febbraio su Raiuno L’oro di Scampia, film-tv che racconta la storia tratta dalla vita di Gianni Maddaloni, fondatore di una palestra di Scampia, con Beppe Fiorello nel ruolo del protagonista
Si sono concluse a Napoli le riprese de “L’oro di Scampia”, il film-tv diretto da Marco Pontecorvo che racconta la storia di un uomo che attraverso la passione per lo sport riesce a salvare numerosi ragazzi dalla cattiva strada che avrebbero potuto intraprendere. Protagonista del film, che sarà trasmesso in anteprima questa sera al cinema Ambasciatori di Napoli alla presenza del regista e di parte del cast, andrà in onda a febbraio su Raiuno.
Protagonista della fiction prodotta da Picomedia è Beppe Fiorello, che nei mesi scorsi ha studiato la storia di Gianni Maddaloni (nella foto con i figli), proprietario della palestra Star Judo Club di Scampia, una zona tristemente nota per la cronaca nera. Il film-tv vuole sottolineare come invece in quegli stessi posti di cui la stampa parla solo in relazione alla camorra ci sia anche un’occasione per trovare una via di fuga dalla criminalità.
“Questo film vuole essere la risposta a Gomorra”, ha detto Maddaloni, il cui figlio Pino è stato medaglia d’oro a Sydney 2000, mentre la figlia Laura ha vinto numerose medaglie e l’altro figlio Marco è campione di judo (oltre che concorrente subentrato ad Alessandra Sensini a “Pechino express”). “Dal film di Garrone si evince che qui, a nord di Napoli, dove viviamo ed operiamo, ci sono solo delinquenti. Non è così. I criminali sono il 2%. Il restante 98% è composto da gente onesta, da lavoratori”.
Il film racconterà come Maddaloni abbia costruito la sua palestra, attraverso sforzi e fiducia nell’altro. “Nel film sarà tratteggiato il grande lavoro di aggregazione sociale di papà sul territorio”, ha spiegato il Pino Maddaloni. “Ci sono anche sette detenuti a cui è stata data la possibilità di essere cittadini onesti e, chissà, anche atleti come lo sono stato io, come lo è mio fratello Marco che probabilmente parteciperà alle Olimpiadi di Rio nella categoria dei 73 kg e come lo è mia sorella Laura”.
Ma il film-tv, precisa Beppe Fiorello, s’ispira alla vita di Maddaloni, cambiando nomi ai personaggi:
“Innanzitutto, voglio precisare che il film è ispirato, seppur in maniera evidentissima, al vero Gianni Maddaloni, dato che tutti i personaggi hanno nomi di fantasia. Il protagonista, ad esempio, si chiama Enzo Capuano.”
Questo non significa che Maddaloni non abbia aiutato l’attore ad entrare nella parte:
“Con Gianni ho avuto modo di incontrarmi molte volte. All’inizio, a Roma, in fase di preparazione del progetto, sopratutto per ascoltare i suoi racconti e guardarlo nel profondi degli occhi. Poi, per alcuni mesi, ho lavorato da solo sul personaggio ed ho preso lezioni di judo con i maestri romani Fabio LaMalfa ed Alessandro Possagno della Tomita Judo. Quindi, una volta giunto a Scampia, ho provveduto ad una vera e propria full immersion nella personalità di Gianni, parlandoci molto e confrontandomi con lui ed i suoi familiari. Alla fine di questo lavoro, che non è stato puramente mimetico, credo di essere riuscito a cogliere l’essenza della sua personalità”.
Anche Fiorello vuole specificare che Scampia non è un quartiere malfamato:
“Ho vissuto a Scampia pèer più di un mese ed ho conosciuto un quartiere che merita di essere raccontato al di là degli stereotipi criminali dei quali, purtroppo, è spesso vittima. Scampia, infatti, è popolato da una maggioranza di persone perbene, che vivono con enorme dignità e sanno affrontare a testa alta le difficoltà quotidiane. Anzi, per me, questo quartiere della periferia napoletana incarna i pregi, oltre ai difetti, di tutte le periferie metropolitane. E noi, con questo film, abbiamo provato proprio a restituirne la complessità. Non vanno nascosti i problemi del quartiere, perchè altrimenti si farebbe un favore alla criminalità, ma ne vanno raccontati i tanti elementi di positività”.
Anche per questo motivo, la produzione ha avuto l’ok dalla municipalità a girare le scene, cosa non accaduta per la serie tv di Sky “Gomorra”. Beppe Fiorello ha approfittato di quest’opportunità anche per conoscere le persone che abitano nel quartiere, con qualche episodio particolare:
“Ne sono successi tanti, anche perchè ho avuto modo di passare molto tempo con la gente di Scampia, dalla quale siamo stati accolti splendidamente. Per esempio, ricordo quella signora che mi portava una squisita ma pesantissima frittata di maccheroni alle 8 del mattino, oppure quell’altra che era convinta che Facebook fosse un indirizzo di un’altra città, o ancora l’impegno col quale gli uomini del commissariato ci hanno aiutato ad inserirci nel tessuto del quartiere. Insomma, citando il titolo del film, posso dire che a Scampia di oro ce n’è davvero tanto”.
Il pubblico di Napoli potrà capire da oggi se il film-tv è riuscito nel suo intento di rappresentare un quartiere come quello di Scampia senza pregiudizi. I telespettatori, invece, dovranno aspettare.
[Via IlMattino]
[Foto tratta dal sito della palestra Star Judo Club]