Home Notizie L’Oriana, Vittoria Puccini è la Fallaci: “Mi somiglia molto poco” (VIDEO)

L’Oriana, Vittoria Puccini è la Fallaci: “Mi somiglia molto poco” (VIDEO)

“Io sono più morbida, lei più respingente. Ma l’ammiro perché ha preteso di essere rispettata e considerata come donna”

pubblicato 2 Febbraio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 19:06

La somiglianza fisica è debolissima, ma l’accento dialettale è più che puntuale (non a caso entrambe sono nate a Firenze). Vittoria Puccini interpreta la protagonista di L’Oriana, il film tv di Raiuno in due parti in onda lunedì 16 e martedì 17 febbraio alle ore 21.15 (presentato oggi a Roma in versione cinematografica) sulla vita di Oriana Fallaci. Blogo ha raccolto alcune dichiarazioni dell’attrice che torna in tv dopo aver recitato al cinema in Tutta colpa di Freud. In conferenza stampa la Puccini ha spiegato:

È stata una sfida per me interpretare questo ruolo. Ho preso spunto dal suo coraggio. Conoscevo il suo lavoro di giornalista, la conoscevo, ma non avevo mai letto i suoi libri. Ho studiato la sua vita, la sua biografia, ho visto i video su Youtube, le sue interviste. Questa donna si pensa di conoscerla, ma invece ci sono avvenimenti incredibili. Ho pensato a una Forrest Gump al femminile, all’inizio, perché intorno a questa figura succedeva di tutto. Mi sembrava interessante l’unire vita pubblica e vita privata. La volontà di avere un figlio l’ha tormentata, ma lei diceva anche di non essere in grado di averne.

Quindi, a proposito della grande giornalista scomparsa nel 2006, ha ammesso che “se fosse ancora viva, sarei terrorizzata al pensiero che vedesse il film. Ma mi sono ispirata al suo coraggio. Comunque ho cercato di rispettarla… magari mi avrebbe rispettata. L’ho interpretata senza imitarla”.

Infine ha raccontato di essere molto diversa dalla Fallaci:

Mi somiglia molto poco. Io sono più morbida, più accogliente, mentre lei più è spigolosa, dura e respingente. Lei aveva coraggio, si recava in posti mettendo a rischio la sua vita per documentare ciò che avveniva. Per il coraggio e la determinazione la ammiro. Ha preteso di essere rispettata e considerata come donna, in un tempo in cui solo agli uomini era concesso di parlare di certi argomenti nel giornalismo mentre le donne erano relegate alla cronoca rosa. È stata la prima reporter di guerra donna in Italia.

In apertura di post il video.