L’Oriana, il regista Marco Turco presenta a Blogo il film di Raiuno su Oriana Fallaci (VIDEO)
La video intervista di Blogo al regista della miniserie di Raiuno prodotta con Fandango Tv.
Blogo ha rivolto alcune domande a Marco Turco, il regista di L’Oriana, la miniserie in due parti in onda su Raiuno lunedì 16 e martedì 17 febbraio alle ore 21.15 che racconta la vita di Oriana Fallaci, interpretata da Vittoria Puccini (Video). In apertura di post trovate la video intervista integrale:
Quanto è stato difficile dare il giusto equilibrio alla vita pubblica e a quella privata della Fallaci?
Non è stato difficile, perché la Fallaci è una persona in cui il pubblico e il privato si intreccia continuamente. È stata la prima giornalista nei cui reportage e libri è protagonista. È grazie ai suoi occhi e alle sue orecchie che conosciamo quei mondi. È così intrisa delle storie che vive che diventano sue storie personali. Il caso più eclatante è l’amore con Alekos Panagulis, il famoso rivoluzionario greco (interpretato da Vinicio Marchioni – la video intervista). Il rapporto inizia con un’intervista, poi dura per anni, fino alla morte di lui, poi diventa un libro. Tutto questo la fa diventare un personaggio particolarmente cinematografico.
Perché è stata scelta Vittoria Puccini? Inizialmente avete cercato di inseguire la somiglianza fisica con la Fallaci o no?
La somiglianza fisica – io che ho già fatto biografie di personaggi realmente esistiti, come Rino Gaetano e Basaglia (C’era una volta la città dei matti…, Ndr) – è una cosa dalla quale fuggo sempre. Rischia di essere controproducente. Noi non facciamo l’imitazione del personaggio, ma cerchiamo di raccontarlo, lo reinventiamo. Vittoria è un’attrice che stimo tanto – è il terzo film che facciamo insieme. Ho pensato subito che potesse interpretare un personaggio così complesso; certo, il suo essere fiorentina ha contribuito. Non è solo una questione di accento o dialetto, ma di carattere. Cose tipiche della Fallaci e che sapevo essere parte viva anche di Vittoria.
Nella versione cinematografica del film le critiche della Fallaci all’Islam – tema molto attuale – non trovano grande spazio. Perché? E nella versione televisiva ci sarà qualcosa in più da questo punto di vista?
Il percorso rispetto allo sguardo sull’Islam c’è: inizia dal reportage Il sesso inutile, quando parla della condizione delle donne in Oriente, va avanti con l’intervista a Khomeini, finisce con l’11 settembre. Nella versione televisiva c’è una scena in più, che si ispira al libro La Fallaci intervista sé stessa, in cui la Fallaci giovane discute con la Fallaci vecchia sulla polemica che scaturisce dopo La rabbia e l’orgoglio. E questa è una contraddizione: una donna sempre stata contro ogni forma di integralismo si ritrova in maniera piuttosto integralista a combattere con la religione islamica.