Lorenzo Crespi e Ballando – Quando la tv si vendica
Uno potrebbe anche pensare che questo blog abbia qualcosa a che vedere con Lorenzo Crespi. Non è così, ma si sa che a spiegarle, certe cose, c’è sempre chi pensa male. Quindi, mi limiterò a scriver le mie due note sulla vicenda: chi avesse dubbi in merito, può leggere questo pezzo, con luci e ombre
Uno potrebbe anche pensare che questo blog abbia qualcosa a che vedere con Lorenzo Crespi. Non è così, ma si sa che a spiegarle, certe cose, c’è sempre chi pensa male. Quindi, mi limiterò a scriver le mie due note sulla vicenda: chi avesse dubbi in merito, può leggere questo pezzo, con luci e ombre dell’attore.
Riassunto delle puntate precedenti: a Ballando mostrano una clip che a Crespi non piace, perché istiga la rivalità con Degan, perché cozza con il suo percorso interiore, per mille motivi. Lui la vede, non finisce il suo ballo, si lamenta in trasmissione lasciando tutti a bocca aperta, accusa gli autori di averlo manipolato. Poi decide di non allenarsi per tutta la settimana. Infine, torna in trasmissione. Storia chiusa, si potrebbe pensare. No, non è così.
Ieri sera, nel corso della puntata (13 febbraio 2010, Milly e il suo staff pensano – chissà se solo per questioni d’ascolti o per levarsi il sassolino. Se è stato fatto per gli ascolti, non è andata bene – di precisare. Puntualizzare. Uscire immacolati dalla faccenda. E così mostrano senza tagli il momento in cui Crespi, nel corso dell’intervista per la clip, parlava della non-gara fra lui e Degan, dal punto di vista del ballo (cosa che, peraltro, è oggettiva e sotto gli occhi di tutti). Di fatto, lo sbugiardano: il suo pensiero non era stato travisato. Crespi ribatte che l’intervista era durata molto più di 3 minuti, la Carlucci, con una frase decisamente poco piacevole, dice “Mostriamo tutto, ma sai che non ti conviene”. Brividi.
Il momento si protrae a lungo: tutti contro Crespi, in una vera e propria caccia all’uomo. D’accordo, non sapremo mai se sia vero o falso, tutto questo. Di sicuro, la sensazione, da casa, è quella di un pugno allo stomaco, uno sgradevole lavar panni sporchi in pubblico, in prima serata, il sabato sera, parlando di meccanismi, questioni dietro le quinte – Dima Packhomov, uno dei ballerini, chiede conto e ragione a Crespi di cose che sono avvenute a camere e riflettori spenti -, insomma, qualcosa di veramente sgradevole a vedersi.
La sensazione, a casa, è di una tv che impedisce ai suoi figli di provare a sollevare obiezioni sull’operato. La tv esiste. Gli autori esistono. La produzione esiste. E hanno tutti sempre ragione. E se provi a dir di no, magari perché qualcosa non ti sta bene, che tu sia nel giusto o meno, allora è il caso che ti si sbugiardi pubblicamente mettendoti alla berlina. Con eleganza, ma pur sempre alla berlina.
Arrivando al punto di leggere una mail scritta da un (presunto, fino a prova contraria) operaio che attacca Crespi nella maniera più facile e basta: sta perdendo il lavoro, lui, l’operaio. E allora, visto che lui, l’operaio, non può andare a ballare in trasmissione su RaiUno, ci pensasse bene, Crespi. Perché lui, l’operaio, andrebbe volentieri a sopportar quello stress alla metà del suo cachet.
Ebbene, l’unico commento possibile è: non ce n’era proprio bisogno. Un brutto, inutile, sgradevole momento di televisione, chiunque abbia ragione. La giuria punisce Crespi 5-0 contro la Oliver. Il televoto lo fa risalire un po’ e poi lo salva.
In tutto ciò, cui si aggiunge la necessità di salvar Ron Moss e Degan, ci rimette la Valanzano, che al momento è fuori.