Lorella Cuccarini: non “rollare” le rughe. Meglio Sanremo
Lorella Cuccarini testimonial di una importante casa di cosmetici. Non è la prima (se pensiamo che è il volto più conosciuto per una storica campagna pubblicitaria di un noto marchio di mobili da cucina) e non è l’ultima artista del mondo della tv che fa della propria immagine uno spot. Vista ferma e senza un
Lorella Cuccarini testimonial di una importante casa di cosmetici. Non è la prima (se pensiamo che è il volto più conosciuto per una storica campagna pubblicitaria di un noto marchio di mobili da cucina) e non è l’ultima artista del mondo della tv che fa della propria immagine uno spot. Vista ferma e senza un programma di valore tra le mani (La sai l’ultima? era il peggio che le poteva capitare dopo la lettura dell’oroscopo Rai), quel suo volto sorridente che si spalma un tubetto sulle guance trasmette rassegnazione. O i rassegnati, siamo solo noi.
Sembra una di quelle artiste musicali “one shot” che hanno avuto il loro grande periodo di celebrità e che non riescono a riaffermarsi perché mancano i mezzi e le possibilità. E con tutto l’amore che ci mette ogni anno per “Trenta ore per la vita“, Lorella (purtroppo) sembra l’impiegata appassionata al progetto che vive la consapevolezza di non poter offrire di più. Come se fosse censurata, filtrata come il mosto.
Eppure per rilanciarla, non le ci vorrebbe un varietà. “Uno di noi“, docet. Ideale per un evento tv come Sanremo (che ha già condotto nel 1993), sarebbe semplicemente sublime in un talk al femminile di seconda serata (sul modello di “Very Victoria“, ad esempio), senza tensioni eccessive da Auditel e dove possa uscire non tanto la grazia del corpo, ma l’empatia facilmente edificabile sulle fondamenta della sua personalità, dolce ma leggermente piccante.
Lorella non passa mai di moda, come la sua pelle oggi rollata da un anti rughe, ma è necessario che smetta d’esserlo solo in modo nominale. Con la certezza che non possono essere i suoi vecchi cavalli di battaglia i canali corretti che le daranno giustizia (come Buona Domenica e Paperissima, ad esempio) perché con i vecchi successi la cantante anni ’90 non torna quasi mai al top delle classifiche mondiali. Ma, allora, dove?