Sono passati ormai quattro mesi da quando vi abbiamo raccontato l’ultima puntata de La vita in diretta, storica per certi versi dato che si è svolta in un’atmosfera del tutto surreale. In quelle ore arrivò la bomba dal dietro le quinte della trasmissione di Rai 1, tensioni e accuse che conclusero una stagione particolarmente complicata su più fronti, anche relazionali. Da allora Lorella Cuccarini non ha più parlato della querelle venuta fuori con Alberto Matano, ora in conduzione solitaria. Oggi la conduttrice è ospite di Silvia Toffanin a Verissimo per parlare a tutto tondo di ciò che è stato e replicare a ciò che si è detto nel ‘post’.
Innanzitutto un primo particolare da cogliere è il fatto che la Cuccarini non nomina mai Matano, ma i riferimenti non possono che essere diretti ad un’unica persona:
E’ stato detto che ho pugnalato un collega alle spalle, questo non è vero. Se c’è stata una pugnalata l’ha presa un’altra persona. Le voci vogliono raccontarti così come tu non sei. Dopo trentacinque anni, credo di non dover dimostrare nulla – sottolinea – sono stata sempre una donna libera e la mia vita professionale lo ha dimostrato.
Ricordiamo anche quella lettera che scrisse rivolgendosi prima alla produzione de La vita in diretta con ringraziamenti e sottolineature di un impegno da ‘macchina infernale’ portato al termine.
La stessa lettera in cui parlò di “ego sfrenato” oltre che di un “insospettabile maschilismo” di un collega di lavoro.
Non era rivolta alla stampa o al pubblico. Volevo solo chiarire la mia posizione con i miei collaboratori. Non è stato uno sfogo d’impulso perché ero stata fatta fuori dal programma.
La Cuccarini aggiunge che quando scrive “è perché ci sono validi motivi, peso ogni parola” mentre sull’innominato Matano:
Tutto quello che avete letto l’ho detto al diretto interessato guardandolo negli occhi. Non mi manca il coraggio di dire quello che penso. Non c’è stato nessuno attacco frontale che non fosse già chiaro a chi doveva sapere. L’ho detto all’ultimo momento perché c’erano stati dei segnali che mi facevano intendere che le cose stavano cambiando.
In merito a questi segnali, entra nello specifico di ciò che sarebbe accaduto a telecamere spente. Qui la critica nei confronti del suo ex collega di lavoro si fa più accesa:
Mentre difronte a me c’era una persona che faceva il migliore amico, dietro le quinte si consumava un piano che andava in un’altra direzione. Era giusto chiarire con le persone con cui stavo lavorando.
La difesa della conduttrice sulle critiche piovute dopo la vicenda:
E’ stato detto molto cercando di screditarmi, questo mi ha fatto male. Ci sarebbe stato bisogno di maggior delicatezza, ma oggi voglio mettere la parola fine a questa storia. Dopo l’ultima puntata del programma, sono tornata a casa con un senso di liberazione.
E si ferma riassumendo in poche parole il suo anno di conduzione a La vita in diretta così:
Condurre un programma quotidiano è stato molto importante perché l’ho affrontato con umiltà in uno dei periodi più difficili di questi anni. E’ stato un privilegio, non ho mai sentito il pubblico così vicino come in questa occasione.
Spesso criticata per le sue idee, Lorella non intende seguire il filo del politically correct, anzi è determinata sulle sue idee: “Sono divergente e non sono allineata con le opinioni dominanti. Voglio dire ciò che penso e non quello che è comodo per me. Voglio essere meno personaggio e più persona. Ho il coraggio delle mie idee”.