L’opera, la Cenerentola del palinsesto? Tutti gli ascolti flop
La tv di stato continua a puntare sui costosi Film in diretta, nonostante gli ascolti flop (e gli alti costi=
RaiUno si rimette all’opera, sperando che gli ascolti non crollino anche stavolta. Andrà in onda domani in due atti, alle 20.30 e alle 23.30, e lunedì alle 20.30 Cenerentola, una favola in diretta, l’evento culturale in mondovisione con la direzione di Carlo Verdone.
Cenerentola è il quarto appuntamento con La via della musica, un progetto nato da un’idea del produttore Andrea Andermann. Con la Rai, attraverso il rivoluzionario format del Film in diretta, sono stati trasmessi negli schermi di tutto il mondo i grandi capolavori della lirica italiana: il Rigoletto a Mantova nel 2010, La Traviata à Paris nel 2000 e La Tosca nel 1992.
Peccato che il Rigoletto nel 2010 si rivelò un flop. Il primo atto, trasmesso da RaiUno nell’access prime time di sabato (dalle 20.30 alle 21.30) ottenne 2.659.000 telespettatori per il 14,3% di share, mentre Velone su Canale 5 riportava il 21,7%. Il secondo atto, in onda di domenica alle 14.00, registrò 1.542.000 (9,87%), mentre il terzo atto, in seconda serata alle 23.10, ha raccolto 1.251.000, per uno share dell’11,55%, risultando il secondo programma più seguito, preceduto anche dal film Tutte le donne della mia vita su Canale 5 (1.137.000, 18,41%).
Il presidente della Rai Paolo Garimberti commentava, così, il tiepido riscontro dell’opera in televisione:
“Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, il Rigoletto è stata per la Rai un’operazione straordinaria e una grande scommessa dal punto di vista tecnologico ed artistico, per fare una tv di qualità. I costi certamente sono stati molto alti. Ma del resto era inevitabile per mettere in piedi un’opera come il Rigoletto, con un cast di quel genere. La Rai, è vero, si deve attenere a dei budget, e se non avessimo avuto la pubblicità non sarebbe stato possibile”.
Non se l’è vista meglio sempre nel 2010 La Tosca amore disperato, l’opera moderna di Lucio Dalla che, con 1.320.000 e il 5.90%, fece meglio solo del Macbeth diretto da Riccardo Muti nel 1997. Quest’ultimo, con soli 1.072.000 e il 3.95% in prima serata Rai, fu battuto persino da Telemontecarlo.
Il direttore di RaiUno di allora, Giovanni Tantillo, definì schizofrenico “chi chiede cultura al servizio pubblico e poi quando la si realizza protesta”.
Per questo la tv di stato non demorde: staremo a vedere se tanti sforzi produttivi, specialmente in tempi di crisi, saranno premiati. La fiction sul Titanic, in quanto produzione internazionale tanto costosa quanto fallimentare, non è un altro bel precedente.