Per Lodovica Comello parte questa sera una nuova avventura professionale. Tipi da crociera, la nuova sketch comedy in onda nel preserale di Italia 1 prima di Studio Aperto, la vedrà infatti protagonista insieme al resto del cast formato da Nicolas Vaporidis, Gennaro Cassini, Nicholas Zerbini ed Erica Del Bianco. Per Lodovica Comello arriva dunque una nuova esperienza, dopo la conduzione di Italia’s Got Talent. Cosa rappresenterà dunque Tipi da crociera per lei: l’approdo a Mediaset, una ripresa della recitazione, messa da parte negli ultimi anni? Tutto questo lo abbiamo chiesto direttamente a lei.
Una sketch comedy come Tipi da crociera segna l’inizio di una nuova fase nella tua carriera?
Per me è una gran bella nuova avventura e soprattutto un ritorno alla recitazione dopo ExtraVergine. Io sono una fan del genere sitcom, che in Italia alla fine, nonostante anche alcuni tentativi ben riusciti, non ha mai preso piede.
Da gennaio l’appuntamento da quotidiano diventerà settimanale. Come cambierà Tipi da crociera?
Da sitcom diventa una serie vera e propria. Le puntate verranno arricchite di contenuti inediti che saranno rilasciati solo in occasione di questa seconda uscita, dove ci sarà una trama orizzontale a differenza degli episodi quotidiani che sono tutti slegati tra loro.
Per te si tratta dell’inizio di un nuovo percorso a Mediaset, dopo che per anni la tua casa televisiva è stata Sky?
Dopo tanti anni di Italia’s Got Talent, dopo essere diventata anche mamma, mi sento desiderosa di confrontarmi con qualcosa di nuovo. In questa tappa più matura della mia carriera ho voglia di raccontarmi di più e di farlo come non ho mai fatto finora. Soffro da sempre della sindrome dell’impostore, ovvero la convinzione di non meritare le cose belle che mi accadono: ci sto lavorando e ripercorrendo la mia carriera negli ultimi dieci anni credo che un po’ di cose di cui essere orgogliosa da dire ce le avrei.
Per Italia’s Got Talent si parla di un approdo su Disney Plus. Potresti essere coinvolta nuovamente alla conduzione?
Io ho uno sconfinato affetto per Italia’s Got Talent perché mi ha insegnato a fare la conduttrice. Sono contentissima di averlo fatto: se ci sarà una nuova edizione sarò felice di farla, se non ci sarà, mi metterò alla prova su nuove sfide.
Oggi Lodovica Comello come si definirebbe da un punto di vista artistico?
A me piacerebbe essere quella senza etichette. Io apprezzo moltissimo le persone che sanno reinventarsi secondo l’occasione e punto ad essere questo, anche perché il mio bagaglio lavorativo porta con se tutte queste cose: sono una che ha cantato, sono una che ha ballato, sono una che ha recitato, sono una che ha presentato.
Il canto però ad esempio nella tua carriera è passato in secondo piano rispetto a conduzione e recitazione.
Il canto resta nel mio cuore, però ho capito che farlo a livello professionale è stato per me molto difficile.
Nonostante questo, un Festival di Sanremo in gara lo hai fatto.
Sanremo è stato il mio pacifico saluto al mondo del canto.
Tu a quel Sanremo ti sei presentata dopo un invito di Carlo Conti?
Carlo Conti in quel momento aveva messo gli occhi su di me e aveva chiesto a Sony qualche brano da presentare. In quel momento io ero in studio, ci piacque Il cielo non mi basta e così decidemmo di proporgli quello.
Il tuo percorso professionale può avere somiglianze con quello di Alessandro Cattelan? Arrivate sulla tv generalista dopo gli anni a Sky: il sogno è uscire da quella nicchia?
Penso che sia un desiderio naturale e fisiologico, è come se un tennista dicesse che non gliene frega di andare a Wimbledon. Ovviamente Ale è arrivato in Rai con un bagaglio di esperienze più consolidato del mio, io ci sta lavorando e sarebbe ovviamente un grandissimo traguardo.
Qualche anno fa indicavi come modello Michelle Hunziker. Ora che arrivi a Mediaset anche tu, ti senti di esserti avvicinata a quel modello?
Michelle Hunziker è una grandissima professionista a cui guardo con ammirazione da sempre. Come modello la affianco a una figura come Raffaella Carrà, che rappresenta davvero la performer ecclettica che mi piacerebbe essere.
Per concludere, qual è il sogno professionale nel cassetto?
Di show immaginati nella mia mente ho una lista incredibile. Il contenitore a cui più ambisco è il varietà.