Lo stato dell’unione, su La F Nick Hornby racconta l’amore ai tempi della Brexit
Su La F (canale 135 di Sky) arriva Lo stato dell’unione, miniserie scritta da Nick Hornby con protagonista una coppia in crisi, che ogni volta che si deve recare dalla terapista matrimoniale decide di vedersi prima in un pub per fare il punto della situazione
Un unione matrimoniale in crisi ed una serie di incontri che, parola dopo parola, ne vogliono valutare la condizione: è questo, di fatto, Lo stato dell’unione, l’interessante miniserie che La F (canale 135 di Sky) manda in onda questa sera, 12 febbraio 2020, alle 21:10.
Lo stato dell’unione (di Louise e Tom)
Molto teatrale nella sua messa in scena, la miniserie (composta nella sua forma originaria da dieci mini episodi da una decina di minuti ciascuno, ma mandati in onda da La F in un’unica serata) racconta gli incontri in un pub di una coppia, la gerontologa Louise (Rosamund Pike) ed il critico musicale disoccupato Tom (Chris O’Dowd).
Incontri che dovrebbero servire ai due per schiarirsi le idee in vista dell’appuntamento settimanale con la terapista matrimoniale da cui sono in terapia. Louise e Tom, infatti, sono da qualche tempo in crisi: un “piccolo sbaglio ripetuto per tre volte” commesso da uno dei due ha sancito la necessità, già nell’aria da tempo, di chiedere aiuto a qualcuno.
Aprirsi ad uno sconosciuto, per quanto esperto in materia, non è però così semplice: i due, quindi, decidono di incontrarsi nel pub che si trova proprio di fronte allo studio della psicologa poco prima dell’appuntamento, per fare il punto della situazione sulla loro relazione e decidere di cosa parlare di lì a poco.
Peccato, però, che seduti a quel tavolo, davanti ad una birra (lui) ed ad un bicchiere di vino (lei) la terapia sembra prendere il via senza aspettare di ritrovarsi davanti alla terapista. Ne nascono così dieci incontri, con altrettanti dialoghi che ci raccontano la vita di Louise e Tom, il loro rapporto, i loro desideri e la necessità di salvare il matrimonio e la propria famiglia. Trattando la loro relazione come un paziente malato, le discussioni che la coppia affronta li porta ad analizzare gli errori comuni, dalla perdita della passione al bisogno di stare ogni tanto da soli, fino a punti di vista differenti sul senso della vita.
Tutto questo, poco prima di suonare il campanello della terapista Canyon: gli episodi, infatti, finiscono laddove inizia la loro seduta. Ma poco importa: l’impressione è che conosciamo meglio Louise e Tom al pub piuttosto che nelle loro sessioni accordate.
L’amore ai tempi della Brexit
La miniserie, vincitrice di tre Emmy Awards nella categoria Short Form Comedy, riunisce Nick Hornby, acclamato scrittore e sceneggiatore, ed il regista Stephen Frears, che non lavoravano insieme dai tempi di “Alta fedeltà” (2000).
Una reunion che si immerge a piene mani nella contemporaneità di una Gran Bretagna in piena Brexit, citata più volte nel corso degli episodi (uno dei due protagonisti ha votato a favore, l’altro contro) e descritta anche come una delle ragioni della crisi in corso d’opera. Ma il bello de Lo stato dell’unione è il saper raccontare l’amore in una forma non-romantica, passando con disinvoltura da un punto di vista all’altro, senza mai affrettare giudizi e trovare colpevoli.
Perché così come il titolo rimanda al discorso sullo Stato dell’Unione tenuto ogni anno dal Presidente americano al Congresso, la miniserie mette sul tavolo paure, crisi e pensieri sparsi di una coppia qualsiasi di fronte alle proprie scelte passate, in cerca di una quadra e di un punto d’incontro per poter ricominciare.
La scrittura di Hornby gioca con le metafore, tratta l’amore tra Louise e Tom prima come un malato terminale, poi come un computer danneggiato ed arriva ad offrire al pubblico non una soluzione, ma una ammissione di quanto le relazioni, per quanto diverse, alla fine si somiglino tutte.
Non è un caso che dalla sceneggiatura ne sia stato tratto anche un libro dal titolo omonimo (ed edito in Italia da Guanda): Lo stato dell’unione sembra pensato proprio per una comoda lettura, di quelle che fanno sorridere e che sono di una rara contemporaneità.
Lo stato dell’unione, streaming
E’ possibile vedere Lo stato dell’unione in streaming su Sky Go, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani sarà possibile vederlo su Sky On Demand.