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Lo smemorato di Collegno

Lo Smemorato di Collegno fa parte della ridda di miniserie in due puntate che, tradizionalmente, RaiUno propone al suo pubblico. La miniserie in questione, per la regia di Maurizio Zaccaro, non è certo una novità per la tradizione italiana.Gli interpreti sono Gabriella Pession, Johannes Brandrup, Lucrezia Lante della Rovere, Giuseppe Battiston e Franco Castellano.Il fatto

29 Marzo 2009 11:37

Lo Smemorato di Collegno

Lo Smemorato di Collegno fa parte della ridda di miniserie in due puntate che, tradizionalmente, RaiUno propone al suo pubblico. La miniserie in questione, per la regia di Maurizio Zaccaro, non è certo una novità per la tradizione italiana.

Gli interpreti sono Gabriella Pession, Johannes Brandrup, Lucrezia Lante della Rovere, Giuseppe Battiston e Franco Castellano.

Il fatto di cronaca da cui prende le mosse la miniserie è ben raccontato su wikipedia. Si tratta, in sostanza, di un caso straordinario di scambio (vero o presunto) di identità, decisamente drammatico e per molti versi quantomai attuale e interessante. Anche noto come caso Bruneri/Canella, comincia il 25 novembre 1916, nel corso della Prima Guerra Mondiale.

Una compagnia di fanti italiani cade in un’imboscata di soldati bulgari a Nikopole (Macedonia). Al comando della compagnia c’è Giulio Canella, di cui non si sa più nulla: il Canella viene inserito nella lista dei dispersi.

11 anni dopo, a Collegno, fa la sua apparizione un uomo affetto da amnesia, che viene riconosciuto dalla moglie di Canella come il marito disperso. Ma la storia non era certo destinata a concludersi con un happy end.

Va in onda questa sera e domani, alle 21:10.

Nella sezione ufficiale del sito RAI (che nel tempo è diventato una vera e propria miniera d’oro, con lo streaming dei canali, l’archivio e le anticipazioni), si possono visionare cinque clip-anticipazione della miniserie e le videointerviste ai protagonisti e al regista. A giudicare dai dieci minuti di preview, prodotto ben confezionato, come al solito, ma per nulla innovativo. Anche se sembra di intravedere buone trovate registiche (si veda per esempio la clip I primi ricordi), ci sono altri momenti che lasciano un po’ perplessi. Le scene di guerra, per esempio. E certi dialoghi un po’ affettati. Ma, ovviamente, è presto per giudicare.

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