Champs 12 – Liz Solari a TvBlog: “Vi farò innamorare del personaggio di Charlotte. Mi piacerebbe recitare in Italia come Lola Ponce”
A partire da lunedì alle 15:00 su Italia 1 andrà in onda “Champs 12“, la nuova serie argentina a metà tra ‘Il Mondo di Patty’ e il calcio che vede protagonista la bella Liz Solari e l’atletico bel tenebroso Tomas De Las Heras. I due attori che interpretano rispettivamente la ricca e viziata Charlotte e
A partire da lunedì alle 15:00 su Italia 1 andrà in onda “Champs 12“, la nuova serie argentina a metà tra ‘Il Mondo di Patty’ e il calcio che vede protagonista la bella Liz Solari e l’atletico bel tenebroso Tomas De Las Heras. I due attori che interpretano rispettivamente la ricca e viziata Charlotte e il campione di football Gonzalo sono stati ospiti circa un mese fa al Telefilm Festival dove sono stati acclamati da un folto pubblico di ragazzi e ragazze, ansiosi di vederli in onda. Anche TvBlog era presente e vi propone oggi un’intervista esclusiva realizzata vis a vis con Liz e lunedì un’altra, più breve, fatta a Tomas. Liz Solari, sorella dell’ex calciatore dell’Inter e del Real Madrid Santiago, ha svolto il lavoro di modella prima di approdare alla recitazione…
Come sei arrivata a questa produzione?
“Ho iniziato come modella a 18 anni, nel 2001; ho lavorato in Argentina e in tutta l’America Latina insieme al mio manager. Poi sono venuta a Milano a lavorare nel mercato europeo, viaggiando anche nelle altre città, a Parigi, Londra, in Germania e in Grecia. Ho sempre avuto voglia di recitare, ma non avevo mai provato, avevo una carriera consolidata da modella. Poi mi hanno chiamato per il programma “Bailando por un sueño”, che è lo stesso format italiano “Ballando con le stelle”. Ho voluto provare, vedere come andava. C’erano quasi 40 coppie in gara, con ballerine, cantanti, gente molto famosa; io pensavo di rimanere poco tempo, e invece sono rimasta in gara tutto l’anno, è stato incredibile, sono arrivata alla finale, grazie sicuramente all’affetto del pubblico a casa, con cui si è creato un bel rapporto. In tutto questo, ho iniziato con il ballo e il canto, e ho scoperto potenzialità nascoste. Poi mi hanno chiamata per vari tipi di lavori in teatro, o come ballerina, ma ho sempre rifiutato, perché volevo provare con la recitazione. Ho cominciato facendo una partecipazione speciale nel film High School Musical – Argentina e poi sono stata scelta per questa serie”.
Soddisfatta del passaggio da modella ad attrice?
“E’ stato il cambiamento più interessante della mia vita, perché ho scoperto quello che mi piace veramente fare”.
E sei diventata la protagonista di Champs 12. Ne condividi il messaggio? Il fatto che dopo tante angherie, una ragazza umiliata arrivata alla maggiore età si vendichi di chi l’ha sbeffeggiata?
“Credo che siano cose vere, che succedono realmente. A volte la realtà supera la finzione!”
Non è che pure a te è successo da piccola qualcosa di simile?
“No, a me no, io da piccola ero magrissima, ero la più alta di tutti e mi ingobbivo perché mi vergognavo. Nell’adolescenza comunque tutti passiamo una fase di insicurezza, dovuta alla voce, al corpo che cambia. Tutto questo viene mostrato in ‘Champs 12‘: l’insicurezza, le paure e gli interrogativi tipici dell’adolescenza. Inoltre sono presenti tutti i temi che riguardano i giovani: la droga, l’alcool, il sesso, e il modo in cui i protagonisti affrontano questi problemi e li risolvono”.
Tornando a parlare di High School Musical Argentina, quanto era differente da quello americano con Zack Efron?
“Credo che fosse molto simile, i personaggi erano più o meno gli stessi, ma io ho visto la versione 2 mi sembra, e non la 1. Il mio personaggio si chiama Ann Claire, non so se esiste nella versione americana, è una ex alunna a cui viene chiesto di tornare perché è diventata una specie di rockstar, diventa un po’ l’idolo del liceo e aiuta gli altri ragazzi. E da lì è cominciato tutto, mi sentivo a mio agio recitando, mi piaceva e ho deciso quindi di continuare. Dopo 3 mesi ho deciso di presentarmi al provino di Barbie Life, un musical argentino in cui canto dal vivo. I produttori della Mattel avevano deciso di cominciare con il musical in Argentina, e di continuare in tutta l’America Latina se avesse avuto successo. Ho fatto questo per una anno, mi sono innamorata completamente della recitazione, e ho deciso che era quello che volevo davvero fare”.
E’ stato complicato passare da una storia adolescenziale come quella di High School Musical a una un po’ più matura, e con temi sociali sullo sfondo, come questa?
“Sono due cose totalmente diverse, stiamo parlando di due personaggi completamente differenti. Per immedesimarmi in questo personaggio di adolescente ho iniziato un lavoro preliminare di preparazione 8 mesi prima cominciare le riprese, insieme a tutti i personaggi giovani del telefilm (Charlotte, Gonzalo e tutti i loro amici). E’ stato un bel cambiamento, perché si tratta di un personaggio naturale, fresco, spontaneo, ma che deve superare una grande insicurezza a causa di quello che le è successo nell’infanzia. Lei nel tempo affronta questa insicurezza, il personaggio cambia e in qualche modo “fiorisce”; all’inizio si mette una maschera di persona dura, fredda, ma poi con il tempo si apre, si scioglie e mostra la sua sensibilità”.
Altri temi, oltre a quelli che hai citato? L’omosessualità, ad esempio? Qui in Italia si è parlato molto di omosessualità anche nel mondo del pallone.
“Sì, certo, è presente anche il tema dell’omosessualità. Il tema principale è comunque quello dello sport come elemento di unione e di integrazione di due classi sociali diverse, in questo caso quella del personaggio di Charlotte e dei suoi amici con quella di Gonzalo e dei suoi amici”.
Ci saranno delle evoluzioni del tuo personaggio nel corso della serie?
“Sì, è un po’ quello di cui parlavamo prima, non è solo un cambiamento estetico, ma anche una apertura di Charlotte alla realtà che la circonda. Quando torna a Buenos Aires, dopo diversi anni passati a New York, incontra le sue amiche, che un po’ non la riconoscono; incontra suo padre, con cui aveva un rapporto difficile, e con cui aveva perso i contatti; e dopo tanti anni incontra di nuovo anche il suo amore impossibile, Gonzalo. Tutto questo cambierà Charlotte e la farà crescere”.
Champs 12 è stata definita Il mondo di Patty nel calcio. Hai avuto modo di seguire Patito Feo (Il Mondo di Patty)?
“Sì, mi è anche piaciuta, pur se non l’ho vista tutta; comunque ha avuto molto successo. Credo che sia importante che le storie raccontate siano veritiere”.
Come mai secondo te in Sudamerica le storie hanno sempre come riferimento delle bruttine che poi diventano belle, a cominciare da Ugly Betty, poi Il mondo di Patty?
“Perché sono storie vere che succedono realmente, no? Non so se sia la normalità al 100%, però è parte della normalità, è parte della vita reale di tutti noi. Altrimenti alla gente non piacerebbe, perché le persone vogliono identificarsi con quello che vedono in televisione”.
Ci sono altre serie in questo momento in Argentina con questo tema?
“Dunque, c’è una serie che si chiama “Valientes”, è un prime time che si è appena concluso, che parla di tre fratelli che vogliono vendicare la morte del padre. Fanno i meccanici, sono poveri, e si innamorano di ragazze ricche. Certo non succede sempre così, ma tra gli adolescenti è molto frequente, è un classico”.
Nel tuo caso fai parte di una famiglia di calciatori, tuo fratello Santiago Solari è stato calciatore dell’Inter. Sei appassionata di questo sport?
“Sì, mi piace molto, sono cresciuta in una famiglia di calciatori”.
E venivi in Italia in quel periodo?
“Sì, quando mio fratello era nel Real Madrid sono andata a Madrid, quando era qui a Milano sono venuta qui. E poi tutta la vita ho seguito mio padre, che è stato allenatore di calcio, e tre dei miei fratelli sono calciatori, solo uno non gioca a calcio. Comunque il calcio mi piace molto, a casa mia lo schermo del televisore era sempre verde! Per via di mio padre e dei miei fratelli, è stata una cosa molto naturale per me, fin da piccola li seguivo e vivevo il calcio con molta passione!”
Hai conosciuto anche calciatori italiani?
“Sì, tutti! Quando mio fratello giocava qui, li ho conosciuti”.
Chi preferivi, chi ti era più simpatico?
“Beh, non li conoscevo bene, non mi relazionavo con loro. Mi ricordo però di Figo, era molto simpatico, poi ha giocato anche nel Real Madrid”.
Rispetto a Patty, questa serie è molto più glamour, si rifà molto più a O.C. Lo conosci? Qual era il tuo personaggio preferito? Ti rivedi in una Marissa?
“Purtroppo non conosco molto questo telefilm, guardo pochi telefilm”.
Non ce n’è neppure uno che preferisci?
“Quello che ho visto più spesso è Dr. House, poi mi hanno detto anche che Invasion è fatto molto bene, ma non posso dire qual è il mio preferito perché davvero ne vedo pochi”.
Hai progetti futuri?
“Sì, ho molti progetti. Da due settimane vivo a Londra, ho deciso di cambiare un po’ aria. Dovevo scegliere cosa fare, se fossi rimasta in Argentina avevo proposte per progetti in televisione, o per fare musical. Ho preferito invece andare a Londra per continuare a studiare al conservatorio; studio canto e ballo”.
Ti piacerebbe lavorare negli USA, a Hollywood?
“Credo che il sogno di qualunque attore sia aprirsi a livello internazionale, ma credo anche che bisogna mantenersi con i piedi per terra. Con il fatto che Champs 12 sta per sbarcare in Europa si apriranno tante possibilità in più qui in Europa. Nell’aria per ora c’è un progetto di un film in Francia, ma non voglio parlare adesso di queste cose perché non sono cose sicure, è ancora tutto molto vago. Diciamo che per ora sono aperta alle diverse possibilità”.
Un po’ come è successo a Lola Ponce, che immagino conoscerai…
“Sì, la conosco. Anche a me piacerebbe lavorare qui, devo fare un corso di italiano così la prossima volta facciamo l’intervista direttamente in italiano!”
Bene. In bocca al lupo allora e alla prossima intervista in lingua italiana!
Michele Biondi
Di seguito, la trama della prima puntata di Champs 12 in onda lunedì alle 15:00 su Italia 1.
Durante la partita tra la Upi e gli Apache i primi ricorrono a numerose scorrettezze e vincono così l’incontro, acuendo ancora di più la rivalità tra le due squadre. Nonostante la sconfitta, degli osservatori messicani notano Gonzalo, capitano degli Apaches, e gli propongono un contratto con la loro squadra. Quela, la migliore amica di Gonzalo, segretamente innamorata di lui sin da piccola, cerca di trovare il coraggio di rivelargli il suo amore prima della partenza. Contemporaneamente a New York Charlotte sta vivendo un momento magico, ma Lilian, sua madre è costretta a rimandarla a Buenos Aires per assecondare i desideri della famiglia del suo promesso sposo. Charlotte si preparara a tornare dal padre, costantemente inseguita dai ricordi di un infanzia segnata dall’immagine di Gonzalo che la bacia e poi la prende in giro per la sua obesità.