Little Britain addio, Netflix e Bbc rimuovono lo show inglese: “I tempi sono cambiati”
Netflix, Bbc iPlayer e BritBox hanno rimosso dai propri cataloghi Little Britain, sketch show dei primi anni Duemila in cui compaiono alcune raffigurazioni che oggi risulterebbero ancora più fuori luoghi e razziste
Sull’onda del dibattito sulla decisione di Hbo Max (la nuova piattaforma di streaming della Hbo) di rimuovere dal proprio catalogo “Via col vento” a causa dei propri contenuti ritenuti capaci di veicolare pensieri razzisti -la piattaforma ha poi specificato che il film, in realtà rimosso due settimane fa, ritornerà in catalogo ma con una contestualizzazione adeguata-, ora nel mirino finisce un’altra produzione, di tutt’altro tipo.
Stiamo parlando di Little Britain, serie a sketch britannica andata in onda con successo sulla Bbc dal 2003 per cinque stagioni (da noi fu trasmesso su Mtv), capace anche di avere uno spin-off americano ed una serie di speciali (l’ultimo è andato in onda ad aprile nel corso di una maratona di beneficienza a favore della lotta al Coronavirus). Tutti gli episodi dello show, infatti, sono stati rimossi sia da Netflix che da Bbc iPlayer (la piattaforma streaming del network britannico) che dalla piattaforma Britbox.
Se da Netflix (che ha anche rimosso Come Fly With Me, dagli stessi autori) non è arrivata nessuna comunicazione in merito, un portavoce della Bbc ha voluto motivare la decisione, sostenendo che “ci sono numerosi programmi storici sul nostro player, che revisioniamo continuamente. I tempi sono cambiati da quando Little Britain è andato in onda per la prima volta, quindi non è più disponibile”.
La scelta sarebbe arrivata a seguito delle numerose proteste in giro per il mondo che, al grido di “Black Lives Matter”, vogliono difendere i diritti degli afroamericani. Il movimento #BlackLivesMatter esiste da tempo, ma è tornato alla ribalta nelle ultime settimane dopo l’omicidio di George Floyd per mano di un poliziotto americano.
Alla luce di queste proteste, arriva la decisione delle tre piattaforme. Creato da Matt Lucas e David Walliams inizialmente per la radio e poi per la tv, lo show mostrava sketch in cui i due autori recitavano anche la parte di numerosi personaggi, sempre in uno stile puramente britannico e politicamente scorretto. Tra questi personaggi, anche alcuni di colore, finendo per ricevere alcune accuse di “blackface”, ovvero uno stile di makeup in voga durante il 1800 e nella prima metà del 1900 utilizzato da attori bianchi per interpretare, con chiari preconcetti razziali, le persone di colore.
Sebbene Little Britain appartenga alla prima decade degli anni Duemila e quindi non sia così lontana da oggi, i tempi sono comunque davvero cambiati e ciò che poteva risultare una provocazione di cui poter ridere tempo fa, ora, non solo rivela una natura più offensiva ma rischierebbe anche di alimentare scontri e tensioni sociali.
Gli stessi autori di Little Britain, d’altra parte, ne erano già consapevoli: tre anni fa Lucas aveva ammesso il cattivo gusto di certe scene. “Se potessi tornare indietro”, aveva detto, “non rifarei certe battute sui travestiti e non interpreterei personaggi di colore. Fondamentalmente, non rifarei lo show. Farebbe arrabbiare la gente. Facevamo una commedia più dura rispetto a quella che facciamo ora”.
Il passato televisivo, nell’era dello streaming e delle riscoperte di titoli di un tempo, si scontra con il duro presente e con le necessità di dover difendere i diritti di tutti. Qualche giorno fa Paramount Network ha annunciato la cancellazione di Cops, storico programma americano che raccontava le operazioni di alcuni agenti di polizia.