L’Isola, riassunto puntata 30 dicembre 2012
L’Isola, riassunto della settima puntata: Tara e Adriano riescono a raggiungere il nascondiglio di Luca ed Elena. Ma l’attenzione è tutta su Vedrana e Leopold. Si svela il passato di Amery.
L’Isola – Settima Puntata: riassunto di domenica 30 dicembre 2012.
Tara Riva (Blanca Romero) sa ormai che Luca (Marco Foschi) è vivo; grazie a una lettera trovata in casa. Non sa che la lettera, però, è stata messa lì da Nikolai, che cerca di stanare l’uomo. Come ricorderete, luca si è imbucato a casa Avery e ha fatto sapere, in maniera alquanto rocambolesca, di voler parlare con Leopold (Andrea Giordana) circa gli esperimenti e l’estrazione dell’idrato di metano. Ma Luca è troppo pericoloso per gli affari della EnergySeaLine, così come la ‘traditrice’ Elena (Alexandra Dinu), ormai passata dalla parte della preda. In sintesi, dunque, tutti sono in cerca di Luca e di Elena. Chi li raggiungerà per primo? I ‘buoni’ o i ‘cattivi’?
L’Isola – foto del 30 dicembre 2012
A rivelare ad Amery il nascondiglio di Luca ed Elena è però la madre della ragazza, Vera, nella speranza di salvarle la vita. Ha appena il tempo di dire che Luca Bottai è nascosto nel Monastero di San Mamiliano, sull’Isola di Montecristo, che Nikolai le spara. La crede morta e va via, non prima di aver armato una bomba incendiaria che distrugga la casa. Cristina, l’amica del cuore di Elena ospitata a casa di Vera, dorme pacifica nel suo letto e non si accorge di nulla.
Ma Vera non è morta, almeno non ancora: con le ultime forze telefona a Tara ma perde tempo a pronunciare le ultime parole da riferire alla figlia senza dirle dove sono nascosti Luca ed Elena. Le dice solo di sapere dove sono e di chiedere informazioni a Cristina. Vera muore nell’incendio, Cristina si salva.
Il Capitano Tebaldi, che si trova a indagare su un nuovo ‘incidente’ non mangia la foglia: capisce che c’entra qualcosa che Tara non vuole dirgli. Che volpe! Ma quando va a interrogare Cristina in ospedale, quest’ultima dice di non sapere nulla del nascondiglio di Elena e Luca. Ma Tebaldi non molla e va dal PM per scoprire qualcosa di più su Vera Sollima: il Capitano scopre così che la mamma di Elena lavorava per i Servizi Segreti (eccallà). La sua missione, però, è Top Secret.
Adriano (Simone Montedoro), dopo la notte trascorsa con Tara decide di costituirsi. In questo modo potrà aiutare le indagini, ma Tara cerca però di dissuaderlo. Gli serve ‘liberato’. E infatti lo intercetta per partire con lui alla volta dell’Isola di Montecristo. Per andarci prendono in prestito ‘Matilde’, la barca di famiglia che si chiama come la nonna.
Contravvenendo a ogni regola di buon senso, Tara ordina ai suoi uomini di non seguirla perché l’operazione è pericolosa. Se avrà bisogno di loro li chiamerà…. uh.
Marcello, intanto, inizia a svelare a Vedrana qualcosa del padre: le racconta dei sospetti sul suo ruolo nelle trivellazioni e nei misteriosi terremoti sui fondali marini e le mostra una foto scovata (?) che lo immortala ai tempi della guerra nella ex Jugoslavia. E la mette in contatto con una giornalista, che l’aiuta a cercare la verità su suo padre.
Elena e Luca, intanto, vedendo arrivare il motoscafo dei ‘cattivi’, si nascondono. Nikolai, allora, blocca con un dispositivo ‘futuristico’ tutte le comunicazioni telefoniche, anche quelle satellitari; in pratica scherma l’isola di Montecristo.
Questo non impedisce a Tara e Adriano di mettersi sulle tracce di Luca ed Elena, che trovano nascosti nelle grotte dell’isola. Luca e Tara si abbracciano appassionatamente (qui non ci si bacia), ma si capisce che Luca è ancora disorientato, mentre Elena e Adriano soffrono per la riconciliazione dei coniugi. Poco dopo sarà proprio Luca a confermargli di non ricordare nulla di sé.
Elena non si fa scrupolo di rompere l’idillio per aggredire la donna chiedendole notizie di Cristina, l’unica a sapere quale fosse il suo nascondiglio. Tara le rivela, quindi, che l’amica è in ospedale e che la madre è morta. Una nuova motivazione alla lotta per Elena, che aggiunge all’amore per Luca il desiderio di vendicare la madre.
Per distogliere l’attenzione dall’indagine di Tara & Co. (altrimenti come giustificare altre cinque puntate), si allunga il brodo con il rapporto tra Vedrana e il padre, con annesse indagini sul suo passato e sul suo futuro. Vedrana mente al padre per non farle capire che sta indagando su di lui, dicendogli di aver lasciato Marcello, che invece si dedica anima e corpo alle ricerche sugli strani fenomeni marini dell’Elba per informare Vedrana. La ragazza scopre ben presto di essere seguita e spiata.
A Montecristo, intanto, Tara capisce che l’isola è stata schermata. Propone quindi al gruppo di arrivare al motoscafo, proprio mentre Nikolai arriva alle grotte. Intanto all’isola Folco decide di non andare a cercare il capo per non contravvenire ai suoi ordini. Ah vabbè.
mentre si scopre che Paolo, finora alquanto inutile membro della squadra di Tara, ha un figlio. Se ne occupa al posto della madre, ma lo tiene nascosto in una ‘catapecchia’ seguendolo con un baby monitor (aiuto!).
Continua la ricerca della verità sul padre da parte di Vedrana: ora che ha scoperto che la spiano sospetta del padre, immaginando la voglia anche uccidere. Gli rinfaccia una foto che lo immortala nella divisa dei Caschi Blu: è stato il comandante della seconda divisione dei caschi blu dell’Onu in Bosnia, colpevole del mancato intervento nell’eccidio dei bosniaci di Srebrenica ad opera dei serbi. La madre di Vedrana era una delle migliaia di donne massacrate in quella strage, insieme alle 8.000 persone uccise in quel periodo. Lui si arrabbia di fronte alle certezze della figlia, che gli rinfaccia di averle negato la verità, e le instilla il dubbio: che non sia quella che ha ricostruito ‘la’ verità?
“Sei la più grande delusione della mia vita…”,
dice l’uomo a sua figlia.
Dopo una confusa pausa pubblicitaria (che fa credere che la puntata sia ‘già’ finita), la storia torna sull’Isola di Montecristo, dove i quattro (dell’Ave Maria) cercano di raggiungere la barca a riva. Ma Luca viene ‘colpito da frammenti di ricordi’ con Tara, ricordi che gli trasmettono una sensazione di felicità. Si sta ricordando di ‘loro’ come coppia, del suo amore per lei. Ora Tara ne sembra contenta, Adriano non tanto.
Ma il finale della puntata è tutto per Leopold e Vedrana Amery. Lui le racconta tutta la verità (finalmente) sulla loro storia. E’ Leopold a raccontare cosa successe 15 anni prima:
“Ero colonnello di una delle divisioni di Caschi Blu a Srebrenica. In tutto eravamo tre divisioni, circa 500 uomini. Quando i carri armati serbi arrivarono alle porte della città inviai richiesta d’intervento al comando generale Onu a Zagabria, ma me la negarono perché eravamo forze di pace. Quando il giorno dopo i serbi iniziarono ad attaccare noi non potevamo che stare chiusi in città. Gli uomini di Mladić erano quattro volte superiori a noi. Era come se fossimo prigionieri e non potevamo ribellarci.”
Amery continua a raccontare:
“I soldati di Mladić li chiamavano gli scorpioni. Ci chiesero di aiutarli a separare le donne dagli uomini: le donne le avrebbero liberate in territorio bosniaco; gli uomini li avrebbero chiusi in un campo di prigionia in attesa della pace. Era chiaro che se non avessimo obbedito non ci sarebbe stato scampo per nessuno. Così girai per Srebrenica, cercavo nei volti della gente una risposta. Alla fine ordinai ai miei uomini di fare quello che ci era stato richiesto. Io ogni sera rivedo quella fila ordinata di donne coi bambini in braccio e cerco di ricordare: orse tra loro c’era tua madre e forse tra quei bambini c’eri tu. Io non ho mai conosciuto tua madre, Vedrana, e questa è la verità”.
Ma il ricordo continua:
“Gli uomini li uccisero tutti, subito. Io lessi negli sguardi di quelle donne quello che sarebbe successo di lì a poco, senza possibilità di errore e allora le feci scendere dal camion”.
L’iniziativa non piacque a uno degli ‘scorpioni’ che gli sparò. Si risvegliò dopo sei giorni in ospedale, il proiettile gli aveva perforato un polmone. E lo rimandarono a casa. E si scopre anche che non è stato lui a salvare Vedrana.
“Il giorno che stavo per lasciare l’ospedale l’uomo che mi aveva sparato venne da me e mi dette una sacca. Dentro c’era una bambina, eri tu. E quell’uomo era Nikolai. Non lo vidi per alcuni anni, poi venne all’EnergySeaLine in cerca di aiuto: gli dovevo un favore e lui cercava una nuova identità, visto che era ricercato per crimini contro l’umanità”.
Vedrana, che fino ad allora aveva partecipato accorata, vede crollare il suo mito e attacca: “Tu non mi hai scelto, papà. Mi hai mentito anche in questo. L’idea di aver salvato almeno una di quelle persone di ha permesso almeno di continuare a vivere“.
E così finisce la settima puntata de L’Isola, tutta incentrata sul mistero di Vedrana e Leopold. L’ottava puntata andrà in onda lunedì 7 gennaio, alle 21.10, sempre su RaiUno.