L’Isola dei Famosi – finalmente un naufrago famoso davvero: è Graziano Mesina, l’ex “primula rossa” del banditismo sardo
Il cieco, il trans, il terremotato, la donna diventata uomo, l’ex bandito. La carne da reality show è tanta e macellata secondo criteri non proprio conformi alle normative europee, diciamo così. Spesso e volentieri si ghettizza assai di più in “apertura” che in “chiusura”: farla tanto lunga per un omosessuale dentro la casa del Grande
Il cieco, il trans, il terremotato, la donna diventata uomo, l’ex bandito. La carne da reality show è tanta e macellata secondo criteri non proprio conformi alle normative europee, diciamo così. Spesso e volentieri si ghettizza assai di più in “apertura” che in “chiusura”: farla tanto lunga per un omosessuale dentro la casa del Grande Fratello, per dire, o riempire cotanti titoli dei giornali per la partecipazione di Vladimir Luxuria all’Isola dei Famosi, citando un altro esempio, non rischia di sortire il medesimo effetti del razzismo? Punti di vista. Di certo è che, dopo la rivelazione della partecipazione al Grande Fratello di una ex transessuale (cioè una donna diventata a tutti gli effetti un uomo), è anche arrivata l’ora di svelare che uno dei concorrenti di spicco dell’Isola dei Famosi sarà Graziano Mesina, la celeberrima Primula Rossa del banditismo sardo. Lo riferisce il quotidiano locale “La Nuova Sardegna”. Lui non conferma – scrive il giornale -, perché forse aspetta che a dare notizie ufficiali siano la Ventura e il suo staff, ma neanche smentisce”.
Mesina è uno dei più noti criminali sardi del dopoguerra. Bello e fascinoso, al tempo, diventò celebre anche per le numerosissime evasioni e per il ruolo chiave (fu mediatore) nel sequestro di Farouk Kassam. Mesina ha ottenuto la grazia dal Presidente della Repubblica Ciampi e dal Ministro della Giustizia Castelli nel 2004. In tutto l’uomo ha trascorso oltre 40 anni in stato di prigionia e circa 5 da latitante. Su di lui Carlo Lucarelli ha incentrato uno dei suoi documentari più riusciti, nell’ambito di Blu Notte, dal titolo “L’anomalia sarda”, visualizzabile per intero a questo indirizzo.
Nei giorni scorsi, l’ufficio stampa dell’Isola aveva provveduto a smentire altre voci relative alla data di avvio e alle partecipazioni. Ci limitiamo a ricordarlo e a linkare l’articolo in questione, per dovere deontologico.