L’isola dei famosi 7: addio a Cayo Cochinos, c’è il colpo di stato. La Magnolia alla ricerca di una nuova location in Centro America
In Honduras è in atto un colpo di Stato e dunque non ci sono più le condizioni per garantire a L’Isola dei Famosi 7 l’assistenza e la stabilità necessarie per affrontare un programma lungo e impegnativo. Ad oggi, questa è l’unica certezza della prossima edizione del reality di RaiDue condotto da Simona Ventura. Ma quale
In Honduras è in atto un colpo di Stato e dunque non ci sono più le condizioni per garantire a L’Isola dei Famosi 7 l’assistenza e la stabilità necessarie per affrontare un programma lungo e impegnativo. Ad oggi, questa è l’unica certezza della prossima edizione del reality di RaiDue condotto da Simona Ventura. Ma quale sarà la prossima location? E presto per dirlo, considerato che come ha dichiarato Carlo Previati, produttore esecutivo di Magnolia a Dipiù (nr.29):
Abbiamo fatto numerosi sopralluoghi in vari paesi, ma ancora non abbiamo preso una decisione definitiva. Anche perchè non è facile trovare una location che risponda a tutte le nostre esigenze. Occorre un luogo che non sia accessibile a chiunque (non possiamo avere turisti che sbarcano sull’isola) ma non troppo lontano dalle coste. Insomma è abbastanza complicato.
Qualche mese fa Tvblog annunciava che sarebbe stato lasciato l’Honduras a favore della splendida isola di Fernando De Noronha in Brasile, per la scadenza dei tre anni di contratto. Ma chiarisce Previati:
Non avevamo deciso ancora di abbandonare l’Honduras. A dire il vero stavamo già pensando da tempo di trovare una nuova location, un nuovo luogo dove far naufragare i “famosi”. Dopo tre anni sentivamo il bisogno di cambiare. Del resto, anche da Santo Domingo, la prima sede de L’Isola, ce ne siamno andati dopo tre anni. Il colpo di Stato ci ha dato la spinta devcisiva al cambiamento
La zona geografica di interesse resta comunque il caldo Centro America o i Caraibi con un occhio alla situazione politica. Spiega Previati:
Non possiamo rischiare di far ritrovare i prossimi naufraghi nel bel mezzo di una guerra civile. Da questo punto di vista, devo dire, che avevamo scelto l’Honduras, all’epoca, (tre anni fa Ndr) anche perché sembrava uno dei Paesi politicamente più stabilidi quella zona e infatti in tre anni non abbiamo mai avuto un problema. Per questo sapere del golpe militare è stato come un fulmine a ciel sereno.
Intanto, non è neanche stato chiarito se questa situazione di emergenza, monitorata da almeno 20 giorni dalla Magnolia, possa far slittare l’inizio del programma o se indipendentemente dalla location questo possa seguire il suo iter. I chilometri di cavi elettrici e televisivi installati tre anni fa a Cayo Cochinos resteranno inuitilizzati in quelle acque? Di certo un simile apparato dovrà essere strutturato e molto velocememte in una nuova isola. Quanti giorni di lavoro ci vorranno? Ci sarà abbastanza tempo per organizzare il tutto? La logistica ce la farà? Intanto la produzione si sta guardando intorno: Guatemala, Costa Rica, Panama, Brasile, Argentina, quale sarà la prossima location?
[Foto | Courtesy Panoramio]